Correva l’anno 2007. Anno delicato per come foriero della crisi (diamine, anche allora una crisi!?) poi denominata “crisi dei subprime”. Apple, ancora guidata dal suo geniale fondatore Steve Jobs lancia il rivoluzionario iPhone sul mercato. La Juventus e il Napoli tornarono in serie A. La rossa (la Ferrari, non la Michelin) vince il Mondiale di Formula 1. Un grande del giornalismo ci lascia, Enzo Biagi. E in questo anno 2007, in un inverno declinante ben lieto di cedere il passo alla primavera, nella piazza emblematica del centro storico di Napoli, Piazza San Domenico Maggiore, principia la sua attività (7 marzo) Palazzo Petrucci. Da allora sono trascorsi 15 anni e il locale per l'occasione presenta un nuovo format intitolato Cucina Lievitata.

La storia di Palazzo Petrucci
Il coraggio dell’intrapresa, carburante di vision strategica non disgiunta da grande passione, è Edoardo Trotta, commercialista. La sede del locale è accanto alla famosa chiesa di San Domenico Maggiore, nelle scuderie di Palazzo Petrucci. Da qui, il nome al nuovo ristorante. La solerte e valida intuizione di Edoardo Trotta fu la scelta dello chef a cui dare la responsabilità complessiva della cucina. Con piglio vincente da talent scout, fu individuato un giovante chef talentuoso: Lino Scarallo. Ed eccoli ancora lì, Edoardo Trotta e Lino Scarallo, coppia affiatata ben consapevole dei reciproci diritti e doveri nella copertura e nel rispetto dei loro ruoli. Già nell’anno successivo, siamo al dicembre 2008 (quando le guide uscivano a dicembre, mica ad ottobre con anticipazioni ad agosto !!!), la rossa (la Guida Michelin, non la Ferrari !) assegna la stella a Palazzo Petrucci. E questa prestigiosa stella ancora brilla su Palazzo Petrucci che nel frattempo, e siamo al gennaio 2016, si trasferisce nell’attuale sede posillipina, articolata su tre piani.

Da sinistra Edoardo Trotta e Lino Scarallo
Per il compleanno nasce il format Cucina Lievitata
Nell’occasione del quindicesimo compleanno, Palazzo Petrucci presenta il nuovo format “Cucina Lievitata”, il primo ristorante dedicato ai carboidrati. Difatti, è proprio la pasta a rendere efficace la valenza identitaria di Palazzo Petrucci con la cucina napoletana. La tradizione della pasta che ha reso famosa Napoli nel mondo qui vive ghiotte evoluzioni. Ne citiamo alcune: paccheri in piedi con il ragù; spaghettoni con il centrifugato di friarielli, ricci e rafano; le candele con riduzione di genovese, tartare di dentice e fonduta di provola.

Da sinistra Michele Leo e Lino Scarallo
I commensali presenti alla festa di compleanno
Ma cosa fa Lino Scarallo nell’occasione di questa festa? Sta da solo, senza i suoi colleghi amici, a cucinare?! Assolutamente no. Come si conviene ad una festa, invita i suoi amici chef e giusto per non farli annoiare ed impigrire, induce costoro, tutti chef stellati, a cucinare! E quanti sono questi amici chef stellati ? Siamo al compleanno numero 15 e allora, con numerologia pitagorica, gli amici sono 15. Li ravvisiamo: Domenico Iavarone, del ristorante “Josè” di Torre del Greco (Tubetto al profumo di mare, olive e prezzemolo); il forestiero Emanuele Petrosino, del ristorante “Bianca sul Lago” di Oggiono (Lc) (Riso di semola all’amatriciana); Ernesto Iaccarino, del ristorante “Don Alfonso 1890” di Sant’Agata sui Due Golfi; Francesco Sposito, del ristorante “Taverna Estia” di Brusciano (Fri-a-riè); Luigi Salomone, del ristorante “Re Santi e Leoni” di Nola (Tubetti con lupini, lardo, menta e mammarella alla brace). E due chef stellati isolani provenienti dalla loro amatissima Ischia: Nino Di Costanzo, del ristorante “Danì Maison” (Spaghettoni ai 5 pomodori) e Pasquale Palamaro del ristorante “Indaco” (Foglie d’olivo alla genovese di Marificio con barilotto). E ancora, Pasquale Torrente, del ristorante “Il Convento” di Cetara (O mare fujuto); Paolo Barrale, del ristorante “Aria” di Napoli (Tubetti con fagioli, cozze, maggiorana e caffè); Peppe Aversa del ristorante “Il Buco” di Sorrento (Strascinato alla genovese, fuso di monaco e mostarda di pomodoro); Peppe Guida del ristorante “Nonna Rosa” di Vico Equense (Pasta con carciofi e patate, aglio fresco e bottarga di ricciola); Peppe Stanzione, del ristorante “Glicine” dell’Hotel Santa Caterina di Amalfi (Mischiato napoletano con cavolfiore, provola e nduja); Salvatore Bianco del ristorante “Il Comandante” di Napoli (Ragù 9850); Vincenzo Guarino, chef consulente Castello di Postignano a Sellano (Pg) (Raviolo di pasta cotta con pappa al pomodoro, gambero cacio pepe e puntarelle).
Il menu di Lino Scarallo per il compleanno
Lino Scarallo ha presentato Paccheri in piedi al ragù di braciola con ricotta; Candele con ragù di braciola; Pelusiello aglio olio e peperoncino. E poi c’è Michele Leo che rappresenta “l’oltre” della festa; difatti, Michele Leo, insieme con Lino Scarallo ha messo a punto i piatti e il menu di Cucina Lievitata alla sua prima uscita pubblica. Palazzo Petrucci, insomma, al compimento dei suoi 15 anni, racchiude diverse anime sotto lo stesso nome: il ristorante stellato guidato da Lino Scarallo; Cucina Lievitata guidata da Michele Leo; Il Malandrino guidato da Fabrizio Scudieri. Inoltre, in Piazza San Domenico Maggiore c’è Palazzo Petrucci Pizzeria, guidata da Davide Ruotolo.
La costante evoluzione nel tempo, il non adagiarsi sugli allori, la consapevolezza che la strada si fa camminando e, a coerente conseguimento di ciò, il permanere della tensione al miglioramento continuo. Tutto ciò, semplicemente ciò, è Palazzo Petrucci!
Palazzo Petrucci
Via Posillipo, 16/c 80123 Napoli
Tel 081 5757538
palazzopetrucciristorante.it