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I cuochi Fic al congresso di Firenze dedicano un piatto a Papa Francesco

10 novembre 2015 | 15:54

“Omaggio alla semplicità”. È il titolo della ricetta che gli chef della Federazione italiana cuochi, in collaborazione con la Fipe - Confcommercio, hanno realizzato alla Stazione Leopolda per il Santo Padre, Papa Francesco, nel giorno della sua visita a Firenze. Carpaccio di cacio e pere con noci e arancia, sono gli ingredienti che il cuoco Sebastiano D’Onghia di Noci (Ba), ha utilizzato richiamando alcuni concetti espressi proprio dal Papa a Firenze.



Così il pecorino, che ricorda la figura del pastore, «che deve odorare di gregge» come ha detto Francesco. «Così devono essere i cuochi - ha spiegato il presidente della Federazione italiana cuochi, Rocco Pozzulo - uniti, insieme alla ristorazione per il consumatore». Un piatto realizzato con semplicità e che parte da un concetto etico, con i colori bianco e giallo del vaticano, e i prodotti semplici come il formaggio e la pare che hanno anche il valore della frugalità.



«I cuochi italiani lanciano da Firenze un piatto che rispecchia quello che è il messaggio universale di solidarietà vicinanza - dice Aldo Cursano, presidente regionale e vicario nazionale di Fipe Confcommercio - e per dare un benvenuto al Santo Padre ricordando che i cuochi cucinano prodotti etici e poveri con l’obiettivo comune che il cibo è alimentazione e un diritto universale e inalienabile». Il piatto è stato presentato nell’ultima giornata di Food and Wine in Progress, la manifestazione che dalla scorsa domenica 8 a martedì 10 novembre ha ospitato alla Stazione Leopolda di Firenze show cooking e convegni sulla ristorazione.

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