
Gli chef Andrea Audisio, Raffaele Alimandi e Antonio Petronzi con la supervisione di Claudio Barisone hanno interpretato la “Bagna cauda”, piatto conviviale, in tre modi diversi: con il latte, con il burro e con il vino. Inoltre, sono stati proposti gli “Sfuatsoen fritti” e la “Minestra di castagne e riso”, ricette tratte dal libro “Per via del sale: strade, guerre, deportazioni.
Il presidente dell’Associazione Loris Macario ha premiato come “Testimonial dell’Arte Culinaria nella Granda” gli chef:
Antonio Petronzi del Ristorante Ruota 2 - Andonno
Claudio Dossetto del Ristorante da Claudino - Gambasca
Matteo Gandino del Ristorante Da Matteo - Narzole
Claudio Barisone per la Ricerca e lo studio delle tradizioni.

La novità proposta dai delegati alle scuole Alberghiere Maddalena Prato e Andrea Audisio è stata l’introduzione di un riconoscimento agli studenti più distinti di ogni scuola Alberghiera della Granda. I premiati sono stati:
Elisa Gastaldi dell’Istituto alberghiero G. Giolitti di Mondovì
Giulia Primo dell’ Istituto alberghiero di Barge
Serena Valsania dell’Istituto superiore Velso Mucci di Bra
Aurora Chiapale dell’Istituto Superiore Virginio Donadio di Dronero
Chaariate Abdelilah APRO di Alba
L’Associazione Cuochi desidera ringraziare tutto il personale docente dai dirigenti ai professori degli Istituti per la preziosa collaborazione La serata è stata inoltre arricchita dalla partecipazione di Adriano Ravera, eminente gastronomo, scrittore e ricercatore dell’arte culinaria in Granda e non solo; già premiato come Testimonial dei cuochi nel 2012.
Dulcis in fundo (o in forno), l’amico giornalista Piero Dadone ha investito la nostra Associazione dell’insegna “Cuochi di Mondo”, scomodando addirittura il Comitato promotore dell’Albo d’Onore degli Uomini di Mondo ha consegnato al nostro benemerito presidente Loris Macario la preziosa pergamena.
Prendendo in prestito la famosa battuta di Totò “Sono un uomo di mondo, ho fatto 3 anni di militare a Cuneo. Le basti questo” l’allegra combriccola Dadone & C. ha fondato l’omonima associazione e, visto che i cuochi hanno cucinato per gli uomini di mondo, non potevano che diventarne parte come Cuochi di Mondo. Come richiesto dall’attestato consegnatoci, caro Piero, sapremo “...dimostrarci perennemente degni di fronte al genere umano sparso per l’Orbe terracqueo e nell’Universo tutto”.