Non è facile essere un bravo barman, e non ci si può affidare assolutamente all’improvvisazione o all’autodidattica. È necessario un percorso di studi per diventare un vero barista professionista, anzi, un bartender, che si distingue da chi si occupa solo del servizio bar, grazie alla sua abilità nel creare cocktail applicando anche tecniche acrobatiche.

Conoscenza, studio, tecnica e passione. Queste sono le caratteristiche che deve possedere un barman professionista. La formazione può iniziare a qualsiasi età, sebbene per i più giovani esistono degli istituti professionali che danno la giusta preparazione per entrare nel settore. Si tratta in particolare delle lezioni di “sala e bar” previste dagli istituti alberghieri.
Dopo il diploma è possibile frequentare dei corsi di specializzazione, facendo un attenta ricerca che permetta di selezionare i più professionali, considerando che l'offerta di corsi simili è molto ampia, ma non tutti offrono lo stesso livello di preparazione. Per essere certi di ottenere un'ottima istruzione nel campo è preferibile affidarsi ai corsi tenuti da federazioni o associazioni: l’Associazione italiana barmen e sostenitori (Aibes), la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), la Federazione italiana barman (Fib), l’Associazione italiana bartender & mixologist (Aibm).
Senza contare che spesso anche le Provincie e le Regioni propongono corsi di formazione molto validi. Per scegliere il percorso più indicato si consiglia di valutare i nomi dei docenti, i riconoscimenti dell'istituto e la sua storia. È fondamentale che per le esercitazioni vengano utilizzati prodotti di alta qualità. Perché non basta conoscere la tecnica dei movimenti e gli abbinamenti di gusto, ma è importante servire al cliente il miglior prodotto presente sul mercato.
Per diventare un barman, o nel caso delle donne una barlady, è dunque necessario possedere un diploma di un istituto alberghiero o una qualifica rilasciata dopo aver frequentato dei corsi specifici e riconosciuti. Il passo successivo prevede il superamento dell’esame di idoneità per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande (legge 25 agosto 1991, n. 287. L’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è disciplinata dal decreto Legislativo 26 marzo 2010 n.59, così come modificato dal Dlgs 147/2012 e dalla legge regionale n. 38/2006). All’esame di idoneità è ammesso anche chi ha lavorato per almeno due anni in bar e ristoranti oltre a chi possiede un diploma di scuola superiore o una laurea.