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Lusso d’altri tempi negli hotel 5 stelle Al bar sia i classici che drink innovativi

Il Villa Cortine Palace Hotel di Sirmione è uno degli ormai pochi hotel di lusso in cui non c’è un servizio omologato, come avviene nelle grandi catene alberghiere. Al bancone del bar il grande Blendi Vogli incanta con i suoi cocktail, spaziando dai classici come Martini o Manhattan fino a proposte originali come il “Maria Callas”

Carmine Lamorte
di Carmine Lamorte
08 ottobre 2016 | 09:34
Lusso d’altri tempi negli hotel 5 stelle 
Al bar sia i classici che drink innovativi

Entrando in un Grand Hotel a 5 stelle lusso ci si aspetta di trovare innanzitutto la classe, lo stile e l’eleganza se vogliamo un po’ snob della Belle Époque. In fondo è ciò che maggiormente cerca il cliente che frequenta queste strutture alberghiere, indipendentemente dall’età. Situazioni ormai piuttosto rare nei grandi alberghi, i quali prevalentemente sono gestiti da catene alberghiere internazionali, che non possono permettersi improvvisazioni o varianti da cliente a cliente, perché devono garantire degli standard di efficienza e qualità sempre uguali da albergo ad albergo, in qualsiasi parte del mondo si trovino. Diciamo che, pur trovandosi nel lusso e con servizi efficienti, il cliente non avrà mai la sensazione di essere l’unico ospite con un trattamento di riguardo e un servizio personalizzato.



Il Villa Cortine Palace Hotel di Sirmione (Bs), sul lago di Garda, è una di quelle strutture 5 stelle lusso storiche. Costruito inizialmente, tra il 1860 e il 1890, come villa e residenza privata dal conte tedesco Kurt Von Koseritz, che acquistò l’intera collina, dopo vari passaggi di mano e vicissitudini, nel 1952 divenne un hotel grazie ai restauri degli architetti Cassi e Remella.

La villa fu poi acquisita dagli attuali proprietari, che vollero mantenere il carattere dell’individualità del servizio senza perdere di vista il lusso nei vari reparti, dalla sala ristorante al bar. Tutto questo affidando la direzione al general manager Roberto Cappelletto, da 35 anni alla direzione di questa struttura di proprietà della famiglia Ghidini, grandi imprenditori bresciani, che gli hanno dato fiducia e carta bianca.

Nel corso degli anni la struttura è diventata una delle eccellenze italiane dell’hotellerie, con una clientela in maggioranza di provenienza tedesca. Cappelleto è membro del Comitato per l’innovazione di Ehma (European hotel managers association), l’associazione europea dei direttori d’albergo che cerca talenti per ruoli di leadership nell’industria dell’ospitalità con un progetto di alto valore rivolto ai giovani. L’associazione attualmente è composta da 419 direttori che gestiscono, in 29 diversi Paesi, i 350 hotel europei più prestigiosi con 72mila impiegati.



I più stretti collaboratori del direttore del Villa Cortine Palace sono Marco Coarezza e Federico Barbarossa, che si occupano di concierge e portineria. Hanno la grossa responsabilità dell’arrivo e del commiato alla partenza, i momenti più importanti nell’accoglienza dei clienti, ruolo che sanno svolgere come nessun altro.

Ma il reparto bar è sicuramente quello che maggiormente attira la mia attenzione. Qui ritrovo con grande piacere Blendi Vogli, un serio professionista di grande classe, nella sua classica divisa elegante con giacca e cravatta, cosa ormai alquanto rara nella maggior parte degli hotel di lusso, e che non ha alcuna difficoltà ad intrattenere i clienti nella loro lingua madre parlando ottimamente tedesco, inglese e francese.

I suoi gesti eleganti e sicuri fanno sì che ogni cliente si senta a suo agio. Grazie all’aiuto dei suoi 8 collaboratori, in ogni momento della giornata il cliente è ampiamente soddisfatto, dal mattino per le colazioni al servizio in piscina o al cocktail bar sulla spiaggia privata, che è annesso all’ottimo ristorante dove servizio di sala e cucina sono coordinati dal maître Oscar Bertelli e dallo chef Riccardo Genovesi.

Blendi Vogli

Blendi Vogli

Parlando con il capo barman, mi racconta la sua lunga esperienza negli hotel di lusso tra Germania, Svizzera, Inghilterra e Italia. Ormai da diversi anni lavora nel Belpaese, al Grand Hotel delle Terme prima, sempre a Sirmione, e dal 2014 al Villa Cortine, dove ha assunto il ruolo di capo barman nella posizione lasciata scoperta da un altro grandissimo collega barman molto conosciuto, Enzo Calì. La clientela si lascia guidare nella scelta dei drink, che devono essere sempre moderatamente alcolici e freschi pur mantenendo la richiesta di grandi classici come Martini o Manhattan o il più moderno Spritz, molto apprezzato nella versione Pimm’s.

Tra le ricette della cocktail list troviamo una sezione dedicata ai Martini cocktail e le proposte del barman di drink elaborati in occasione di concorsi. Tra le proposte più interessanti troviamo quello che da anni è un must al Villa Cortine, un drink a base di frutta e spumante dedicato ad una grande artista, Maria Callas, la quale amava soggiornare in questo albergo.

RICETTA: Maria Callas

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