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Food safety garantita con i manici colorati delle Pentole Agnelli

03 novembre 2016 | 16:26

Un italiano su 10 soffre di allergie o intolleranze alimentari. La maggior parte dei casi riguardano nichel e glutine. Nonostante oggi esistano soluzioni per soddisfare anche i consumatori più esigenti, la preoccupazione resta alta. La causa? Il rischio di contaminazione dovuta all’interazione di due o più sostanze o causata da un ambiente non controllato.

Ecco che entra in gioco la food safety. Lavorare su superfici pulite, lavare costantemente le mani prima della manipolazione del cibo e utilizzare pentole e strumenti differenti durante la cottura contemporanea o non di pietanze, con e senza glutine, sono gli accorgimenti di base. Niente paura, non serve comprare un’altra batteria di pentole per evitare la contaminazione e cucinare in sicurezza, basta saperle riconoscere.



Nel settore alimentare le direttive Haccp (Hazard analysis critical control points) nell’ottica del safety cooking sono in vigore da anni e sono norme valide a livello internazionale. Pentole Agnelli ha fatto suoi questi principi dando vita a “Cookwear system”, strumenti di cottura in alluminio antiaderente caratterizzati da manici colorati: rosso, giallo, verde e blu, rispettivamente per carni rosse, pollame, verdure e pesce. Una piccola grande innovazione che diventa sinonimo di sicurezza.

«Seguire il codice colore - spiega Paola Amadeo, biologa nutrizionista, specialista in Farmacologia ed esperta in Nutrizione sportiva - permette di soddisfare le tre regole di base per una cucina sicura per tutti: ordine, organizzazione, pulizia. Più che regole, queste tre abitudini devono entrare a far parte del rituale quotidiano della cucina, fino a diventare gesti automatici».

La preparazione
Basta in realtà qualche accorgimento in più. È necessario tenere presente che la contaminazione dei prodotti - su tutti, quelli senza glutine - avviene per contatto diretto con alimenti che lo contengono o con stoviglie, mani o superfici su cui ha lasciato traccia. Perciò è importante lavare bene le mani e tutto ciò che è venuto in contatto con quegli alimenti. Anche piatti e posate, se lavati accuratamente, non sono fonte di contaminazione.

La cottura
È necessario, ad esempio, cambiare l’acqua di cottura se in precedenza vi è stato cotto un prodotto contenente l’allergene di riferimento. Il glutine, ad esempio, durante la cottura della pasta viene rilasciato nell’acqua e, per le sue caratteristiche di viscosità, verrebbe assorbito dalla pasta senza glutine. Le stesse avvertenze valgono per l’olio di frittura e altri liquidi di cottura. Nel forno invece si possono cuocere alimenti senza glutine contemporaneamente a quelli che lo contengono, verificando che i ripiani su cui si appoggiano gli alimenti siano puliti, o che vengano protetti con fogli di alluminio o carta da forno puliti. Il buon senso vuole che vengano posti i prodotti senza glutine sul ripiano superiore, per evitare la contaminazione da caduta dall’alto.

Gli strumenti
Il primo consiglio è di preparare prima i piatti gluten free e poi quelli con il glutine. Usare diversi taglieri in plastica di vario colore: uno per le verdure, uno per la carne, uno per il pesce, uno dedicato al pane e agli ingredienti con il glutine e uno solo per gli alimenti gluten free. E poi usare pentole e tegami contrassegnati da codici colore diversi: proprio la direzione in cui si è mossa Pentole Agnelli. I codici colore sono alla base della linea di strumenti di cottura “Cookwear system”, studiati per rispondere non solo alle esigenze di professionisti e gourmand, ma anche per venire incontro ai tempi di preparazione sempre più rapidi in cucina.

«L’attenzione, si sa, è nemica della fretta - sottolinea la dottoressa Amadeo - per questo il codice colore in molte occasioni è motivo di sicurezza alimentare. Professionisti e non combatto la lotta contro i “tempi di attesa” dei commensali: gli strumenti di cottura dedicati, in questa partita, sono degli ottimi alleati».

Paola Amadeo

Paola Amadeo

Chi è Paola Amadeo
Una formazione a 360 gradi: laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Torino (2002), specializzata in Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano (2010), laurea in Biologia presso l’Università degli Studi di Milano (2013). Diplomata come esperta in Nutrizione sportiva nel 2015 presso la Sanis, Scuola di nutrizione e integrazione dello sport. Lavora a contatto con diverse realtà sportive, come la Pro Sesto (serie D di calcio) e l’Olimpia Caloni (serie A2 di pallavolo maschile), dedicandosi all’impostazione di un regime alimentare e di supplementazione adeguato al ruolo del singolo giocatore e ai suoi bisogni. Biologa nutrizionista presso la Fondazione europea di ricerca biomedica, lì si occupa di Management nutrizionale in ospedale. Svolge attività privata a Bergamo, dove si occupa principalmente di impostare un’alimentazione equilibrata nella crescita di bambini e adolescenti, oltre che per sportivi, intolleranti o persone affette da patologie che presuppongono particolari cure e attenzione riguardo la sfera dell’alimentazione.


Pentole Agnelli
via Madonna 20 - 24040 Lallio (Bg)
Tel 035 204711
www.pentoleagnelli.it

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