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Zago Food, la scuola di cucina dello chef stellato Roberto Franzin

“Zago Food. La scuola di cucina di Roberto Franzin” è l'ultimo progetto dello chef. Tra le iniziative, dare visibilità alle aziende vinicole del territorio e riservare uno spazio per i ragazzi del progetto Casa di Elena

Liliana Savioli
di Liliana Savioli
09 marzo 2016 | 15:46

Non capita tutti i giorni che uno chef stellato apra una scuola di cucina nel profondo nord est. Eppure è successo. Roberto Franzin (nella foto), una Stella Michelin 2016, ha fatto il grande passo. Ha lasciato la ristorazione per dedicarsi alla didattica. Una didattica di alta qualità sottolinea. Rivolta a chiunque desideri scoprire materie prime eccelse cucinate con creatività. “Zago Food. La scuola di cucina di Roberto Franzin” è il nome. Ma non si è fermato qui. Per prima cosa ha trovato il luogo: l’Antica trattoria Boschetti a Tricesimo (Ud). Un tempo, negli anni d’oro, 2 Stelle Michelin.

Roberto Franzin
Nella foto: Roberto Franzin

Sin dall’inizio, e fino alla chiusura, il “Boschetti” è sempre rimasto un vero tempio del mangiare bene. Ai tavoli di questo locale si sono seduti politici famosi, artisti, imprenditori, calciatori, le migliori firme del giornalismo locale e nazionale e tanta, tanta gente. Ora il ristorante è chiuso e lo chef ha deciso di farlo rinascere sotto altra luce. Una saletta riservata, una cucina di ultima generazione, tavoli e sedie all’altezza del luogo. Per seconda cosa ha deciso che non sarà una banale scuola di cucina, ma un luogo di condivisione di esperienze, coinvolgendo altri colleghi/amici ma anche facendo intervenire i meno fortunati. Darà spazio, e tutto il suo sapere, ai partecipanti al progetto Casa di Elena, dove ragazzi e giovani adulti, con disabilità medio-lieve, potranno avvicinarsi al mondo della cucina. Magari scegliendolo.



Per terzo, e non ultimo, avvalendosi di esperti sommelier, ha deciso di presentare aziende vinicole del territorio e abbinare ai suoi piatti i vini. Un progetto ambizioso ma molto concreto. Buona la prima, dice lo chef. Infatti benissimo è andata la lezione zero, alla presenza della stampa di settore. “Guardiamo al passato per vivere il futuro” era il titolo. La rivisitazione dei “cicchetti” veneziani in chiave moderna ed elegante. Piccoli assaggi di carne e pesce, utilizzando varie tecniche di cottura, si sono materializzati davanti a noi. Protagonista anche la Rosa di Gorizia dell’Azienda Agricola Lucia. Un radicchio, presidio Slow Food, che con la sua dolcezza, croccantezza e bellezza estetica ha ammaliato. Ottimi pure gli abbinamenti con i vini di RoncSoreli di Novacuzzo (Ud) che hanno esaltato le eccelse preparazioni. Gli ingredienti, affinchè sia un successo, ci sono tutti. Ora non basta altro che augurare… buon lavoro chef!

Per informazioni: www.chefrobertofranzin.blogspot.it - cheffranzinroberto@libero.it

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