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Festa del cuoco del Lazio Successo all'alberghiero di Formia

Vincenzo D’Antonio
di Vincenzo D’Antonio
24 novembre 2017 | 11:18

È plesso scolastico convittuale. È fucina di quanti diverranno professionisti dell’hospitality e della ristorazione. È l’Istituto Alberghiero “Angelo Celletti” in quel di Gianola, frazioncina costiera di Formia (Lt).

A dirigere l’articolata struttura, lodevole la competenza e la passione, la preside Monica Piantadosi. E come oramai da consolidata abitudine, dacché si tratta di ventesima e decima edizione, si è svolta due settimane orsono, la Festa del Cuoco nel Lazio. Questa festa ingloba due concorsi: “I Piatti tipici Pontini”, giunto alla ventesima edizione, e “La Cucina Laziale rivisitata in chiave moderna” giunto alla decima edizione. Il primo inerisce ad un ambito provinciale assimilabile alla provincia di Latina ed il secondo, manifestamente, all’ambito regionale del Lazio.

(Festa del cuoco del Lazio Successo all'alberghiero di Formia)

Mentore appassionato, gagliardo il suo apporto, vivaci le sue idee, beneficamente contagioso il suo entusiasmo, il vicepresidente regionale Lazio e presidente provinciale Latina della Fic (Federazione italiana cuochi) Luigi Lombardi. Due le categorie in gara: professionisti ed allievi. I concorsi si sono svolti nella tarda fascia mattutina, ovvero in provvidenziale orario prandiale. Rigoroso rispetto delle regole internazionali del Big Cooking Contest da parte dei giurati (tra cui io) a presiedere i quali il cuoco della Nazionale italiana cuochi, Fabio Mancuso. Ad aggiudicarsi il primo premio regionale ed il primo premio provinciale, nella categoria professionisti, Luca Salvatore, del Ristorante Evans di Cassino, con la “triglia nel fango”.

Sempre nella categoria professionisti, secondo premio regionale e secondo premio provinciale ad Antonio De Angeli del Villa Althea di Bellona (Ce), con il Medaglione di spada in crosta di olive di Gaeta con ricciolo di calamari su crema di zucca, verdure all’olio di Itri e pane sifonato al prezzemolo. Per la categoria allievi, primo premio regionale e primo premio provinciale alla coppia composta dagli studenti dell’istituto di casa Lorenzo Campesi e Ciro Petrone, che si sono aggiudicati anche la 22ª edizione del Trofeo Mamorial Daniele Canali. A convincere i giurati, la loro Terrina di agnello con farcia di manzo e spinaci, pavè di zucca e spuma di patate allo zafferano. Sempre nella categoria allievi, secondo premio regionale per i ragazzi della Scuola Chef School di Rieti, Beatrice Volpini e Giacomo Mazzetti, ideatori dei Ravioli alla rapa rossa farciti con capesante e porcini su crema di cavolo romanesco.

Secondo premio provinciale, siamo sempre nella categoria allievi, per la coppia di alunni dell’Istituto alberghiero di Terracina, Valentina Carroccia e Luca Passarella, con Raviolo ripieno di acqua di broccoletti, mantecato con sgombro e pomodorino Torpedino su crema di provola di Amaseno affumicata con croccante di melograno e gelato all’olio extravergine di oliva. In fascia pomeridiana, nell’accogliente sala convegni dell’istituto, presente anche la preside Piantadosi, si è tenuto originale ed interessante convegno: La dieta anti-age. Trasformare senza nuocere, brillantemente moderato dalla valente giornalista Tiziana Briguglio. Gran finale dell'evento è stata la cena di gala dedicata alla figura di Dino Pascali, il noto presentatore di Gaeta recentemente scomparso, da sempre vicino alle attività dell’Associazione provinciale cuochi Latina.

È stata, gioviale e schietta, la Festa del Cuoco ed in accezione estesa, la festa di quanti lavorano con dedizione nel mondo della ristorazione. Sono momenti di incontro e di confronto che lasciano rinascere, vivaddio, la fiducia nel futuro del nostro Paese.

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