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Il ricordo di un gigante della Cucina che è stato un esempio per tutti

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
29 dicembre 2017 | 17:43

Ha ricevuto stelle, diplomi, premi, riconoscimenti, ha litigato e ha saputo andarsene e mollare, rimanendo sempre ben saldo con i piedi per terra. Non sempre amatissimo. Perché si è bravi o no, senza vie di mezzo.

Permettetemi un ricordo personale di Gualtiero Marchesi. Per TGR Lombardia e per alcune rubriche del settore agroalimentare mi è capitato più volte di intervistare il gran lombardo cuoco-chef che a casa stava lontano dai fornelli e amava gustare le pietanze preparate della moglie: gli ispiravano i piatti migliori con un ingrediente base, la semplicità. Così le figlie Simona e Paola.

(Il ricordo di un gigante della Cucina che è stato un esempio per tutti)

Io personalmente ho ancora indelebile il ricordo del sapore e della fragranza di un panettone creato all’Albereta di Erbusco al termine di un pranzo pre-natalizio. Mai più provato un piacere così, paragonabile solo a quelli di Iginio Massari. Due giganti della cucina che nel Bresciano hanno avuto modo di esprimere al meglio la loro creatività e originalità.

E che dire del mitico risotto oro e zafferano? L’asse Milano-Franciacorta ha dato alla cucina italiana più di un’occasione per crescere a livello nazionale e internazionale. Ma non è compito mio giudicare ed esprimere giudizi su chi per una vita ha sperimentato e innovato un settore dove tutto sembra o sembrava facile e scontato.

Ecco, con Gualtiero Marchesi non ho mai avuto problemi nel far capire agli ascoltatori che un maestro è tale se ama stare ai fornelli, più che in piazza e in tv. E per il cuoco - allora non vi erano ancora gli insopportabili programmi non stop dove si dice tutto e il contrario di tutto - l’unico metro di valutazione non è la capacità di bucare il video. No, Marchesi non è stato tutto questo. Non si inseguono le guide, ma ci si fa inseguire. Marchesi è stato un vero esempio, più di tante parole. Stop. Saluti Gran Maestro, e che la terra ti sia lieve.

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