Il Premio Cuoco dell’anno, conferito da Contadi Castaldi, è stato assegnato a Riccardo Camanini, chef alla guida del ristorante “Lido 84” a Gardone di Riviera, in provincia di Brescia. A premiarlo Gian Luca Uccelli, enologo della cantina bresciana, insieme a Paolo Marchi, fondatore di Identità Golose, durante la 13ª edizione del Congresso internazionale di Identità Golose che si è tenuto a Milano dal 4 al 6 marzo.

Paolo Marchi, Riccardo Camanini e Gian Luca Uccelli
Dopo un’attenta selezione la redazione di Identità Golose ha deciso di conferire il premio Premio Cuoco dell’anno a questo giovane cuoco in continua ascesa. Amato dai grandi chef come Massimo Bottura, Alain Ducasse, Corey Lee, chiamato ai congressi di tutto il mondo, Camanini è sicuramente quello che più tra i giovani chef italiani, sta rivoluzionando l’idea di cucina stellata.
Classe ‘73, bergamasco di origine, un diploma di cuoco all’Istituto Tecnico Alberghiero di Darfo Boario Terme (Bs), inizia la sua carriera nelle cucine de l’Albereta a fianco del grande maestro Gualtiero Marchesi. Alla fine degli anni Novanta vola nelle cucine stellate di Londra e Parigi, con esperienze a Le Manoir aux Quat Saison, 2 stelle appuntate sul petto di Raimond Blanc, e una seconda a La Grande Cascade di Parigi, a spiare il mestiere di chef come Jean Louis, braccio armato di Alain Ducasse, per poi approdare sul lago di Garda, alla guida dei fuochi di Villa Fiordaliso dove per 16 anni mantiene senza sforzo la meritata stella Michelin.
All’alba dei 40, sente però il desiderio di un progetto tutto suo che in brevissimo tempo prende forma col fratello Giancarlo. In pochi anni Lido 84 ha conquistato la stella Michelin, oltre ai 3 Cappelli dell’Espresso, 2 Forchette Gambero Rosso, la Corona Radiosa di Gatti e Massobrio e la menzione di Ristorante d’Autore nella Guida di Identità Golose. E, al di là di riconoscimenti e menzioni, questo splendido ristorante ha anche un grande successo di pubblico.
«Siamo onorati di assegnare il Premio Cuoco dell’anno - attraverso Identità Golose - a uno chef come Camanini», ha dichiarato Gian Luca Uccelli, enologo Contadi Castaldi, «che ha dimostrato di saper intraprendere un percorso singolare di ricerca e rispetto delle materie prime del territorio nel quale si ritrova ad operare. Un approccio che da sempre contraddistingue il pensiero di Contadi Castaldi sin dalla sua nascita, nel 1987, un percorso identitario, molto originale, all’interno del proprio territorio di vocazione, la Franciacorta. Un premio che sono ancora più felice di conferire perché Camanini, che ha iniziato la sua carriera a Erbusco, sotto la guida di Gualtiero Marchesi, ha proseguito un percorso internazionale per poi tornare a Gardone di Riviera, non lontano dalla nostra terra e da dove tutto è iniziato. Un progetto armonioso per valorizzare un territorio ricco di storie da raccontare».
Foto: Brambilla Serrani