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Cioccolato tra filiera e tracciabilità Le tendenze per Davide Comaschi

Gabriele Ancona
di Gabriele Ancona
vicedirettore
21 aprile 2020 | 16:02

Un dato per tutti. Nel 2013, a 33 anni, Davide Comaschi è stato il primo italiano a imporsi a Parigi ai World Chocolate Masters. Poi un crescendo. Nel 2016 è il testimonial della prima edizione italiana del Salon du Chocolat e diventa direttore del Chocolate Academy Center di Barry-Callebaut a Milano. L’anno seguente entra nel comitato scientifico di Alma, docente di riferimento per cacao, cioccolato e pralineria.

Cioccolato: filiera e tracciabilità  Le tendenze per Davide Comaschi

Davide Comaschi

Oggi vive a Bruxelles, dove è Global innovation creative leader per Barry-Callebaut. Una carica prestigiosa nell’ambito di quella che è considerata l’azienda più importante nel settore cioccolato.

Un lavoro fuori dal laboratorio?
Per nulla. Sono a diretto contatto con le divisioni ricerca e sviluppo, marketing e qualità. Si delinea il futuro quadro operativo dell’azienda.

Tris di cioccolato - Cioccolato tra filiera e tracciabilità Le tendenze per Davide Comaschi
Tris di cioccolato

Quali sono le tendenze?
Sostenibilità, biologico, organico, il mondo naturale. Filiera controllata e tracciabilità assoluta. Molto importante anche il tema della sicurezza per chi utilizza i prodotti. Ogni aspetto deve essere analizzato a fondo: da dove provengono le materie prime, come vengono lavorate e via dicendo, sempre seguendo la traccia della sicurezza e della tracciabilità. Entro il 2025 tutti i nostri prodotti saranno sostenibili.

Che ricetta propone da Bruxelles?
Una preparazione semplice, ma molto buona. Una ricetta gourmet accessibile a tutti, una Mousse ai tre cioccolati

RICETTA: Tris di cioccolato

Per informazioni: www.davidecomaschi.com

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