La Nazionale italiana ristoratori è pronta per ripartire. Dopo un 2020 e un 2021 di fermo, a causa della pandemia, ora si affaccia al nuovo anno con tante idee e voglia di ripartire. L'obiettivo principale dei 45 soci che ad oggi compongono questa realtà c'è la beneficenza. I fondi vengono raccolti solitamente attraverso partite di calcio a sfondo solidale oppure con eventi che hanno il medesimo scopo. Nei due anni in cui trovarsi era complicato, non è stato fatto nulla di tutto ciò, ma il desiderio di donare non è mai venuto meno.
La Nazionale italiana ristoratori
Tutto fermo nel 2020, tranne la solidarietà
«Nel 2020 - ha spiegato il presidente, Massimiliano Mascia a margine dell'assemblea che si è tenuta a Palazzo Varignana di Castel San Pietro Terme (Bo) - siamo riusciti a devolvere comunque una buona somma, quella delle quote associative, alla Croce Rossa di Piacenza che nel corso della primavera del 2020 era tra le più impegnate sul fronte Covid. Si è fermato tutto, ma non la voglia di fare beneficenza».
Gli obiettivi per il 2022
Ora, il 2022 è alle porte, la voglia di ripartire è alle stelle e le novità non mancano: «L'anno prossimo - spiega il presidente - cercheremo di coinvolgere sempre di più le scuole, per avvicinarle al nostro lavoro, al nostro settore, per fargli conoscere le materie prime, i territori, vogliamo insomma fare un bel lavoro con loro. Quanto agli eventi, non punteremo sugli eventi singoli, ma su un progetto un po' più a lungo termine che ci consentirà, nel giro di 3 anni, di acquistare una macchina per un reparto ospedaliero».
Tra le finalità, c'è anche un pizzico di agonismo. Il 2022 sarà importante anche da questo punto di vista perchè sarà l'Italia ad ospitare gli europei annuali: «Avremmo dovuto ospitarli nel 2020 - spiega Mascia - ma ovviamente non se ne è fatto nulla e tutto è slittato a quest'anno. Si disputeranno il 23 maggio allo stadio di Imola, adiacente al circuito di Formula 1 che il 24 aprile si correrà con la presenza del pubblico. Gli avversari saranno i nostri colleghi di Austria, Germania e Svizzera che - siamo sicuri - saranno lieti di venire in Italia».
Massimiliano Mascia
Un impegno massiccio che richiede anche una certa preparazione: «Circa due terzi dei nostri soci giocano - chiude Mascia - altri hanno giocato in passato e ora ci sostengono come possono, altri ancora stanno entrando. Puntiamo a crescere come numero, per vincere gli Europei, ma soprattutto per incrementare il nostro supporto benefico».