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Mille Proroghe

Bonus chef: ultime ore per ottenerlo. Scade il 3 aprile. Ecco come chiederlo

27 marzo 2023 | 10:10

Ultimi giorni per richiedere “Bonus chef”. Per i cuochi professionisti (che sono cioè dipendenti o hanno una partita Iva) è in particolare previsto un interessante incentivo a cui accedere per l'acquisto di macchinari e corsi di aggiornamento. Attenzione alla scadenza però: il termine per la richiesta scade il 3 aprile 2023 alle ore 15 (è questo il limite ultimo entro il quale il credito d’imposta per cuochi professionisti può essere impiattato) ed è indispensabile avere la “Firma digitale”, lo “Spid” e la “Pec”. In questo articolo ti spieghiamo come fare per richiederlo velocemente.

Bonus chef: ultime ore per ottenerlo Bonus chef: ultime ore per ottenerlo. Scade il 3 aprile. Ecco come chiederlo

Bonus chef: ultime ore per ottenerlo

Credito d’imposta per cuochi professionisti

Il Bonus Cuochi 2022 per i cuochi professionisti è stato introdotto dalla Legge di Bilancio del 2021, ma è stato reso operativo (grazie in particolare al lavoro della Federazione italiana cuochi) grazie al Decreto Milleproroghe, con l’articolo 18-quater, che ne ha confermato la proroga fino al 31 dicembre 2022, finanziandola con 3 milioni di euro. Il Bonus Cuochi 2022 prevede un credito di imposta del 40% fino ad un massimo di 6mila euro riconosciuto su spese sostenute per attrezzature professionali legate al mestiere o per corsi di aggiornamento. Per semplicità è stato presto ribattezzato “bonus chef”, ma si configura come un vero e proprio credito d’imposta per cuochi professionisti attivi nel settore della ristorazione a ogni livello e in ogni forma. Che si agisca a favore di professionisti attivi in alberghi o ristoranti, insomma, poco cambia: è sufficiente essere dipendenti con regolare contratto di lavoro (o titolari di Partita Iva) per poter ambire a questa importante agevolazione. Sono invece esplicitamente esclusi da questa opportunità i titolari di ditte individuali.

 

Come funziona

I dettagli sulla misura sono descritti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove si specifica che:

  • L’agevolazione è concessa sotto forma di credito d’imposta.
  • L’agevolazione è prevista nella misura massima del 40% delle spese ammissibili.
  • Le spese devono essere state sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 (dunque a copertura di costi di rilancio dell’attività dopo la grave crisi legata alla pandemia).
  • L’agevolazione massima per ciascun beneficiario può arrivare ad un massimo di 6 mila euro, dunque per una spesa massima pari a 15 mila euro di investimento.
  • Ai fini dell’ammissibilità i pagamenti devono essere stati effettuati tramite conti correnti intestati al beneficiario e comunque attraverso modalità che consentano la piena tracciabilità.

Tra le spese ammissibili nella computazione legata alla richiesta del bonus sono contemplati:

  • L’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari.
  • L’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione.
  • La partecipazione a corsi di aggiornamento professionale, alzando così il proprio profilo in parallelo a quello della strumentazione utilizzata.

Le spese vanno considerate al netto dell’Iva, a meno che quest’ultima non rappresenti per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.

Come accedere al bonus chef

La platea degli aventi diritto è individuata nel perimetro degli chef professionisti, ma per poter accedere all’incentivo questi ultimi devono essere in possesso di tre strumenti fondamentali:

  • Identità digitale (es. Spid di livello 2);
  • Firma digitale;
  • Pec.


La richiesta, infatti, può essere portata avanti esclusivamente tramite procedura informatica e questi tre elementi sono pertanto fondamentali per garantire l’identità del richiedente, la bontà dei contenuti e l’ufficialità della presentazione della richiesta. I tre strumenti possono essere ottenuti in tempo reale su qualunque piattaforma, tipo Aruba.

Una volta scaduti i termini (3 aprile 2023), le istanze verranno vagliate dal Mimit (ministero delle Imprese e del Made in Italy) ai fini della verifica della sussistenza dei requisiti di ammissibilità e della completezza nella compilazione della modulistica. In seconda battuta verranno effettuati controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese. Tocca infine all’Agenzia delle Entrate effettuare controlli in merito alla legittima fruizione del credito d’imposta.

La cosa più importante, una volta verificata la possibilità di accedere a questa misura di incentivo, è dunque il rispetto dei tempi: la data ultima è quella del 3 aprile, giorno entro cui occorrerà aver verificato di avere il profilo giusto per la rispondenza con i requisiti e di poter disporre della documentazione certificante le spese effettuate. La richiesta di accesso al bonus chef può essere effettuata su questa pagina.


A quel punto non resta che mettere in tavola Spid, Pec e firma digitale per assaporare l’improvviso aroma di un credito d’imposta che va a premiare l’ambizione e gli investimenti della ristorazione di qualità.

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