Palazzo Ripetta, lo storico albergo romano appena insignito della Chiave Michelin, ha ospitato la sesta edizione dei "Food&Wine Italia Awards" organizzato dal magazine Food&Wine, che ogni anno celebra il talento, la creatività, l’innovazione e la responsabilità sociale dei protagonisti dell’enogastronomia italiana. Sono molti i giovani, nomi spesso sconosciuti al grande pubblico, che credono in questi valori - bartender, pasticceri, pizzaioli, maitre - che confermano l’obiettivo del contest. È quasi un’operazione di scouting, dalle grandi città alla provincia, che consente di portare alla luce chi con il proprio lavoro contribuisce a ridefinire il linguaggio del gusto contemporaneo, come ha detto il direttore responsabile Federico De Cesare Viola, che ha illustrato le figure dei talenti emersi dalla ricerca insieme alla giornalista Francesca Barberini.

L'ingresso di Palazzo Ripetta a Roma
Non si tratta di un contest tradizionale, tecnico e con prove da superare, ma di una ricerca per dare visibilità a realtà vitali con visioni nuove, che fanno oltrepassare confini e ridefinire standard. A farle emergere, declinandole in 13 categorie, è stato il lavoro di un articolato team di collaboratori del magazine e di una giuria di esperti, di titolari di brand consolidati e di sponsor. All’iniziativa non è mancato il sostegno delle istituzioni capitoline con l’intervento dell’assessore all’agricoltura Sabrina Alfonsi e, tra gli interventi, anche quello di Ray Isle, senior wine editor di Food&Wine, per l’occasione in trasferta da New York.
I premi agli under 35: una nuova generazione di protagonisti
I primi a essere premiati, secondo una scaletta agile e coinvolgente, sono stati i giovani under 35. Tra loro, come Best Chef, Vincenzo Russo, classe 1995, alla guida del Bluh Furore al Furore Grand Hotel della famiglia Irollo de Lutiis che ha scelto Enrico Bartolini per la supervisione della ristorazione di Furore Grand Hotel, il resort cinque stelle lusso affacciato su l'iconico fiordo di Furore, già emergente chef e a fianco di Antonino Cannavacciuolo. Una ricerca continua, la sua, messa a servizio di una visione personale e territoriale. Altro giovane affermatosi nel contest come Best Pastry Chef è Riccardo Celeghin, del ristorante Agli Amici 1887 a Godia (Udine), già emerso al Rising Chef Trophy, capace di declinare in dolcezza un intero menu.

Tutti i premiati ai “Food&Wine Italia Awards 2025”
Non poteva mancare un talento dell’arte bianca come il pizzaiolo Ciccio Vitiello di Cambia-Menti di San Leucio (Caserta). Come Best Pizza Chef si è imposto mixando gli impasti con ingredienti insoliti e giocando con qualche provocazione, rinnovando in un contesto territoriale dove era più difficile farlo. Jessica Rocchi invece rappresenta la nuova generazione del personale di sala come Best Maitre e Sommelier, mentre Best Bartender è il duo Mattia Capezzuoli e Alice Musso, insieme al bancone dello Stravinskij Bar dell’Hotel de Russie a Roma.
I riconoscimenti speciali e la cena finale
Come protagonista del mondo giovane del vino, Best Winemaker under 35, è stata scelta dalla giuria Federica Boffa Pio, che ha preso le redini della storica azienda vitivinicola Pio Cesare di Alba dopo la scomparsa del padre. Altri riconoscimenti tematici sono stati l’assegnazione del titolo di Maestro di Cucina a Massimiliano Alajmo, chef patron de Le Calandre, per la sua capacità di trasmettere conoscenza, metodo e sensibilità alle nuove generazioni di cuochi, quello del Panino d’Autore a Katsusanderia, il format milanese che reinterpreta il classico katsu-sando. La Migliore Colazione in Hotel è quella del Portrait Milano, dove convivono tradizione italiana e gusti internazionali. Altri riconoscimenti hanno premiato coraggiosi investimenti di chi ha saputo guardare oltre: la Chefs Community for Innovation - Basque Culinary Center per l’Innovazione nel cibo, AMProject per l’Innovazione nel vino, la Cooperativa agricola Co.r.ag.gio per la Responsabilità sociale nel cibo e la Cascina Clarabella per la Responsabilità sociale nel vino.

Un momento della degustazione al termine della cerimonia
Dopo le premiazioni, lo chef Christian Spalvieri del ristorante San Baylon di Palazzo Ripetta ha cucinato nella corte interna dell’hotel per tutti, premiati e ospiti. Hanno portato in degustazione i loro prodotti gli sponsor: Berlucchi Franciacorta, Bonaventura Maschio, Cantina Tollo, Coda Nera, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, Italesse, Marlene, Monograno Felicetti, Sorì Italia, Tenute Lunelli, Antico Forno Roscioli, Surgiva. Alcuni premiati che hanno voluto mostrare la loro capacità li hanno usati come ingrediente, come Ciccio Vitiello (Best Pizza Chef) che ha proposto una pizza in pala con crema di carciofi, carciofi, pinoli tostati, provola affumicata di Sorì Italia, storica azienda di Teano che ha incantato con le sue mozzarelle; Vincenzo Russo (Best Chef) ha preparato la sua Pasta maritata di mare con Monograno Felicetti; e Riccardo Celeghin (Best Pastry Chef) ha proposto il dolce ricotta, cioccolato bianco, rosmarino e mele Marlene. I due Best Bartender, Mattia Capezzuoli e Alice Musso, hanno presentato il Secret Negroni, un twist del grande classico della miscelazione a base di Vermut e Bitter di Bonaventura Maschio.