La Prima della Scala 2025 conferma il suo ruolo di evento cardine nel panorama culturale italiano, un appuntamento capace di unire arte, musica e alta gastronomia. La Cena di Gala ufficiale del 7 dicembre sarà firmata da Davide Oldani, due stelle Michelin e stella verde per la sostenibilità al ristorante D’O di Cornaredo, in provincia di Milano. Il celebre appuntamento, atteso ogni anno da ospiti istituzionali e figure di spicco del mondo culturale, rappresenta un momento di grande rilevanza per la città. Oldani succede a due altri grandi nomi della cucina milanese, protagonisti nelle passate edizioni, Andrea Aprea ed Enrico Bartolini.

Chef Davide Oldani, sarà lui a curare il menu della cena di gala dopo la Prima della Scala
La scelta dello chef milanese nasce dalla qualità del suo percorso professionale, dalla coerenza della sua cucina e dalla lunga esperienza che ha portato il suo nome nel panorama dell’alta ristorazione. Oldani, allievo di Gualtiero Marchesi, viene riconosciuto come uno dei protagonisti più autorevoli della cucina italiana contemporanea. In merito all’incarico, lo chef commenta: «È un privilegio poter onorare la mia città natale con la mia cucina. Amo Milano in ogni suo aspetto, e l’appuntamento del 7 dicembre racchiude tutto ciò che di bello può offrire: cultura, musica, canto e, a corollario, il cibo. Il menu è stato pensato con alcuni tocchi milanesi su una base di cucina italiana classica».
Caffè Scala Banqueting alla regia dell’evento
La direzione dell’intera organizzazione è affidata come da consuetudine a Caffè Scala Banqueting, realtà che rinnova la collaborazione con la Fondazione Teatro alla Scala di Milano. In occasione dell’inaugurazione della stagione teatrale 2025, con la rappresentazione dell’opera "Una Lady Macbeth nel distretto di Mcensk" su libretto di Aleksandr Prejs e Dmitrij Šostakovi, il team curerà nuovamente la prestigiosa Cena di Gala del dopo Prima d’Opera.

Il teatro La Scala di Milano
Il coordinamento generale dell’evento sarà gestito da Salvatore Quartulli, figura di riferimento assoluto nel settore dell’ospitalità e Maestro nell’organizzazione di eventi di alto livello. La sua supervisione è da anni un elemento fondamentale per garantire l’eccellenza del servizio e la perfetta sinergia tra cucina, sala e ospitalità. Quartulli sottolinea l’importanza del lavoro dietro le quinte con una dichiarazione che sintetizza la complessità della macchina organizzativa: «Dietro le quinte c’è un grande lavoro di coordinazione: la sinergia tra sala e cucina dev’essere perfetta. Un vero e proprio mini esercito formato da sette Maître, sessanta camerieri, trenta Sommeliers e dieci addetti alla movimentazione servirà gli oltre cinquecento ospiti della Cena».
Il menu della serata firmato da Davide Oldani
La Cena di Gala si terrà nella prestigiosa cornice della Società del Giardino di Milano, uno degli ambienti più eleganti della città. L’evento si aprirà con un aperitivo a passaggio, seguito dalla cena servita da un team di maggiordomi specializzati. Il menu ideato da Davide Oldani propone un percorso gastronomico che mette in risalto l’equilibrio dei sapori, la leggerezza delle preparazioni e la ricerca estetica.

Davide Oldani e l'executive chef del D'O, Alessandro Procopio
Il menu prevede:
- Artisia - “Spaghetto” e crema di cavolfiore
- Vellutata di zucca con semi tostati, polvere di caffè e sciroppo al balsamico
- Baccalà tiepido setato con uvetta appassita
- Cappelletti al burro nocciola e profumo di salvia
- "Rustin Negàa" di vitello con spinaci e fico al vino passito
- Dolce al cioccolato, mandorla e salsa all’arancia
L’abbinamento dei vini sarà curato dalle tenute della famiglia Moretti, con Bellavista come partner ufficiale del Teatro alla Scala dal 2004. A parlare dell’impegno della cantina è Francesca Moretti, enologa e figlia del fondatore Vittorio: «Per noi è un onore partecipare ogni anno alla cena della Prima. Con il Teatro alla Scala non abbiamo solo una partnership, ma una vera amicizia. Quest’anno la presenza di Davide Oldani, che ha mosso i suoi primi passi sulla collina Bellavista a L’Albereta a fianco del maestro Gualtiero Marchesi, è un’emozione che rende tutto ancora più significativo. E altrettanto preziosa è la collaborazione ormai decennale con Caffè Scala, con cui condividiamo visione e professionalità».
Mise en place: una raffinatezza scenografica
La mise en place è concepita come un elemento scenico capace di esaltare l’esperienza complessiva della Cena di Gala. Il tovagliato avorio, realizzato su misura, si abbina ai tovaglioli in lino, mentre i coperti includono un sottopiatto e un piattino pane in vetro con bordo oro. Le porcellane finissime, anch’esse bordate in oro, dialogano con una posateria dorata dalla linea elegante. I bicchieri in cristallo decorati con serigrafie floreali donano luminosità all’insieme, mentre la scelta della sedia Chiavarina nera introduce un contrasto contemporaneo e raffinato, perfettamente in sintonia con l’atmosfera della serata.

Francesca Moretti di Bellavista, che curerà i vini alla cena di gala della Prima della Scala
Scenografie e allestimenti: ispirazione Art Déco
Le scenografie sono curate dagli studenti del Triennio in Scenografia di NABA: Emily Burani, Giulia De Matteis, Fabio Lucchesi, Federica Maggioni e Giulia Magistri. Il progetto è realizzato con la guida di Margherita Palli, Set Design Advisor dell’Accademia, e il coordinamento di Margherita Airaghi. L’ispirazione estetica trae origine dallo stile Art Déco, caratterizzato da forme geometriche, colori preziosi, vetro, oro e candele. L’allestimento prevede fiori, elementi luminosi e un menu decorato con nastri di seta e organza, rafforzando il carattere scenico dell’ambiente.
Sostenibilità e impatto sociale dell’evento
La Cena della Prima della Scala 2025 rappresenta anche un’importante occasione per valorizzare modelli di ospitalità responsabile. Caffè Scala avvia ufficialmente il processo di certificazione di sostenibilità, integrando pratiche attente all’ambiente in ogni fase del servizio. Tra le collaborazioni più significative emerge quella con Angel Flowers, realtà dedita al recupero dei fiori al termine di serate di gala e grandi eventi. Gli allestimenti floreali saranno raccolti e redistribuiti in ospedali, centri di cura e luoghi che accolgono persone in situazioni di fragilità, trasformando l’eleganza della serata in un gesto di valore sociale. Un ruolo rilevante è dedicato anche alla formazione: gli studenti della Scuola Alberghiera Olmo di Cornaredo affiancheranno i professionisti di cucina, sala e pasticceria, vivendo un’esperienza altamente formativa durante uno degli eventi più prestigiosi dell’anno.