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La pizza di Alessandro Di Gennaro: un viaggio da Napoli a Paternopoli

Gabriele Ancona
di Gabriele Ancona
vicedirettore
10 febbraio 2025 | 13:30

Con Alessandro Di Gennaro, napoletano di origine e trapiantato in Irpinia a Paternopoli (Av), siamo al cospetto della filiera completa del mestiere di pizzaiolo. Anzi andiamo ben oltre, per strada. Sì, perché la sua carriera è iniziata in motorino consegnando le pizze a domicilio. Poi la passione, l’impegno, il sacrificio e la determinazione hanno fatto il resto. Oggi, quarantenne, ha svoltato ulteriormente e l’11 dicembre scorso ha inaugurato la sua pizzeria ed è diventato imprenditore.

La pizza di Alessandro Di Gennaro: un viaggio da Napoli a Paternopoli

La sala della pizzeria Anima Bianca i Paternopoli (Av)

Anima Bianca, i murales partenopei simbolo di accoglienza

«È vero - ricorda - avevo 16 anni e consegnavo a Napoli per una pizzeria di quartiere. Dalla strada sono passato al laboratorio, agli impasti, alle farciture, al forno. Pizzeria dopo pizzeria sono approdato in questo piccolo centro e ho aperto Anima Bianca, 40 coperti e un dehors ancora da impostare». La bella stagione è infatti ancora da sperimentare. Un atmosfera all’insegna del tipico con i murales che riscaldano l’ambiente e lo rallegrano con l’iconografia classica della napoletanità, Vesuvio in testa.

La pizza di Alessandro Di Gennaro: un viaggio da Napoli a Paternopoli

Alessandro Di Gennaro

«Uno spirito che si conferma anche a tavola - spiega Alessandro - con una ventina di pizze classiche, i fritti, i crocchè di patate, i calzoni, i panozzi». Una formula sensata anche nella proposta al pubblico: dalle 8 di mattina alle 15 bar e la sera pizzeria-friggitoria. Una soluzione che sposa le esigenze della popolazione e dell’impresa. Paternopoli conta poco più di 2mila abitanti e in questo modo si riesce a soddisfare la domanda e a fare comunità. «La risposta è stata più che positiva - conferma - Con le festività di fine anno abbiamo avuto modo di proporre la nostra gastronomia in abbinamento a musica dal vivo, anche in onore di Pino Daniele. Un esordio davvero con il sorriso».

Anima Bianca, il pomodoro che fa la differenza

Il menu è così tradizionale che rimane invariato, una garanzia e una risposta alla domanda locale. Solo la pizza Anima Bianca cambia ogni mese. Le ultime due, anzi, le prime due le racconta Alessandro. «Quella d’esordio prevede un impasto di 48 ore con farina di tipo zero e piccola percentuale di germe di grano e di semola rimacinata, pomodoro pelato, Parmigiano Reggiano, basilico fresco, fiordilatte campano e un filo d’olio. La seconda (mentre scriviamo, ndr) vede in primo piano il datterino giallo accompagnato ancora da fiordilatte e origano; in uscita alici, basilico e olio».

La pizza di Alessandro Di Gennaro: un viaggio da Napoli a Paternopoli

Per i pomodori la scelta ha premiato Cirio Alta Cucina con il Cuor di Pelato e i Datterini Gialli

Per i pomodori la scelta ha premiato Cirio Alta Cucina con il Cuor di Pelato e i Datterini Gialli. «Consistenza cremosa, sapore dolce che soddisfa ogni palato, alto contenuto di servizio e un ottimo rapporto qualità prezzo». Quando le idee sono chiare.

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