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Bar, ristoranti e hotel: tutte le scadenze fiscali del mese di marzo

26 febbraio 2025 | 17:13

Marzo è un mese importante per le attività dell'Horeca, con una serie di adempimenti fiscali da rispettare. Dalla liquidazione dell'Iva ai versamenti previdenziali, passando per le ritenute alla fonte e le certificazioni uniche, il calendario è fitto di scadenze da tenere d'occhio. Ecco un riepilogo dettagliato di tutti gli obblighi in arrivo, suddivisi per categoria.

Bar, ristoranti e hotel: tutte le scadenze fiscali del mese di marzo

Marzo 2025, scadenze fiscali: la guida completa per bar, ristoranti e hotel

Bar, ristoranti e hotel: ecco le scadenze fiscali di marzo

17 marzo:

  • IVA, ritenute e contributi previdenziali

La prima scadenza del mese è fissata per il 17 marzo, con la liquidazione dell'Iva relativa a febbraio e il versamento del saldo annuale 2024. Questo può essere effettuato in un'unica soluzione o rateizzato, con la possibilità di differire il pagamento fino al 30 giugno con una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successiva. Sempre il 17 marzo, chi gestisce apparecchi da intrattenimento è tenuto al pagamento dell'Isi (codice tributo 5123) e dell'Iva forfettaria (codice 6729), a condizione che gli apparecchi siano stati installati entro il 1° marzo o non siano stati disinstallati entro il 31 dicembre 2024.

Passando all'Irpef, scatta il termine per il versamento delle ritenute operate a febbraio sui redditi da lavoro dipendente e assimilati (codice 1001), così come per quelli da lavoro autonomo (codice tributo 1040). Stessa scadenza anche per le ritenute sui rapporti di commissione, agenzia e mediazione commerciale (codice 1040), sull'utilizzazione di marchi e opere dell'ingegno, nonché sui contratti di associazione in partecipazione. I condomini dovranno versare le ritenute del 4% sui pagamenti effettuati per appalti e prestazioni d'opera (codici 1019 e 1020), mentre gli intermediari immobiliari e i portali telematici che hanno gestito locazioni brevi dovranno versare le ritenute del 21% applicate sui canoni incassati (codice 1919).

Sempre in questa data scade il termine per il pagamento dei contributi previdenziali per il personale dipendente relativi alle retribuzioni di febbraio. Per la gestione separata Inps, i committenti devono versare il contributo (dal 24% al 33,72%) sui compensi pagati agli incaricati alla vendita a domicilio e ai lavoratori autonomi occasionali con compensi superiori a 5.000 euro. Infine, le società di capitali devono provvedere al pagamento della tassa annuale per la tenuta dei libri contabili e sociali (codice 7085), con un importo che varia da 309,87 a 516,46 euro a seconda del capitale sociale.

  • Comunicazioni e certificazioni

Il 17 marzo rappresenta anche un'importante scadenza per l'invio telematico di diverse comunicazioni all'Agenzia delle Entrate. Gli amministratori di condominio devono trasmettere i dati relativi alle spese del 2024 per interventi di recupero edilizio e risparmio energetico sulle parti comuni. Sempre entro il 17, le società di capitali devono consegnare ai soci la certificazione (modello Cupe) degli utili distribuiti nel 2024, mentre i sostituti d'imposta devono inviare la Certificazione Unica 2025 per redditi di lavoro dipendente, autonomo, provvigioni, redditi diversi e locazioni brevi. Tale certificazione va anche consegnata ai lavoratori e ai percettori di compensi. Infine, chi ha effettuato interventi agevolabili con il Superbonus o altre detrazioni può comunicare all'Agenzia delle Entrate la cessione del credito o l'opzione per lo sconto in fattura.

25 marzo: elenchi Intrastat

Per le attività con operazioni commerciali intracomunitarie, il 25 marzo scade il termine per la trasmissione telematica degli elenchi riepilogativi Intrastat relativi a febbraio. Questo adempimento riguarda sia la cessione di beni che le prestazioni di servizi rese nei confronti di soggetti residenti in altri Paesi Ue.

31 marzo: dichiarazioni e sanatorie

L'ultimo giorno del mese segna la scadenza per l'invio della dichiarazione Iva Ioss relativa alle vendite a distanza di beni importati di valore non superiore a 150 euro. Sempre il 31, i soggetti Isa che hanno aderito al Cpb devono effettuare il versamento della prima rata o dell'intero importo per la sanatoria delle annualità dal 2018 al 2022. Per gli enti non commerciali che hanno variato i propri dati nel 2024, è necessario trasmettere telematicamente il modello Eas, salvo che le modifiche siano già state comunicate con altri modelli.

Il 31 marzo è anche il termine per il versamento del Firr da parte delle case mandanti e per l'invio della comunicazione per l'accesso al credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari 2025. Infine, i datori di lavoro devono trasmettere all'Inps il modello Uni-Emens con i dati contributivi e retributivi di febbraio, mentre chi ha aderito alla definizione agevolata delle liti pendenti deve versare l'ottava rata delle somme dovute. Lo stesso vale per la nona rata relativa alla regolarizzazione degli omessi versamenti rateali derivanti da accertamenti e conciliazioni fiscali.

Per ulteriori dettagli o approfondimenti rivolgersi a:

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