In Italia la pizza non è soltanto un piatto iconico: rappresenta un autentico rito nazionale che unisce tutte le regioni, da Nord a Sud. Secondo un’indagine condotta da Coldiretti/Ipsos, il 65% degli italiani consuma pizza almeno una volta a settimana, mentre un sorprendente 13% la mangia dalle due alle quattro volte ogni settimana. Il consumo di pizza raggiunge il suo apice nel fine settimana, con una vera e propria tradizione, soprattutto al Sud e nelle Isole, di gustarla il sabato sera in compagnia di amici e familiari.

Il 65% degli italiani consuma almeno una pizza a settimana
La pizza: un rituale per milioni di italiani
Il dato forse più impressionante riguarda la produzione annuale di pizza in Italia, che supera i 2,7 miliardi di unità. Questo straordinario volume si traduce in una domanda altrettanto eccezionale di ingredienti di prima qualità: ogni anno vengono utilizzati 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 260 milioni di chili di salsa di pomodoro e 30 milioni di chili di olio extravergine di oliva. Questi numeri testimoniano non solo la centralità della pizza nella dieta italiana, ma anche l’importanza della filiera agroalimentare collegata alla sua preparazione.
Convivialità e cultura gastronomica: il valore sociale della pizza
Ma la pizza italiana non è soltanto cibo: è convivialità. L’83% dei consumatori preferisce mangiarla in compagnia, rafforzando il valore sociale di questo piatto. In un mondo sempre più veloce e digitalizzato, la pizza resta un simbolo di aggregazione e tradizione condivisa, portando a tavola famiglie, amici e generazioni diverse.
Il legame tra la pizza e la cultura italiana è profondo, radicato e diffuso. Non esiste quasi regione o città che non abbia la propria variante tipica, dalla pizza napoletana a quella romana, dalla pizza al taglio a quella gourmet. Ogni variante rappresenta un’espressione del territorio, della storia e dell’identità locale.

Pizza romana al taglio
Valore sociale che però si traduce anche in valore economico. Secondo una ricerca di Tradelab, in Italia nell'ultimo anno sono stati spesi 25 miliardi di euro per mangiare pizza fuori casa, che sono state ben 1.173 milioni le pizza consumate.
L’innovazione nelle pizzerie: tra qualità e tecnologia con Rational
Tuttavia, dietro questo successo si nasconde una sfida crescente per le pizzerie italiane. La domanda è in continua crescita, così come le aspettative dei clienti. Oggi non basta più offrire una pizza buona: serve garantire qualità costante, rapidità nella produzione e ottimizzazione delle risorse, anche in condizioni di spazi limitati o con personale poco esperto.

Rational iCombi Pro
Per rispondere a queste esigenze, molti professionisti del settore stanno adottando soluzioni tecnologiche avanzate. Tra queste, spiccano i dispositivi iCombi Pro e iVario Pro di Rational, che permettono di standardizzare e semplificare l’intero processo produttivo: dalla preparazione delle basi, alle farciture, fino ai topping finali. Questi strumenti garantiscono risultati costanti, riducono gli sprechi e permettono di servire una pizza di alta qualità anche in condizioni operative complesse.

iCombi Pro e iVario Pro di Rational
In sintesi, la pizza continua a evolversi, mantenendo salde le sue radici nella cultura gastronomica italiana ma abbracciando l’innovazione tecnologica per rispondere alle nuove esigenze di consumo. Una combinazione perfetta di tradizione e modernità, che mantiene viva una delle passioni culinarie più amate dagli italiani.
Isaia D’Angelo: qualità senza stress grazie alla tecnologia
Lo sa bene Isaia D’Angelo, chef e co-fondatore di Paglià Pizza e Fichi a Pagliare Del Tronto (Ap). Il suo locale, aperto in una ex cantina sociale durante la pandemia, è oggi un esempio di organizzazione e visione. «Volevamo uno stile produttivo moderno: impasti a lunga lievitazione, topping creativi, ma senza stress,» racconta. Con due iCombi Pro e un iVario L, Isaia gestisce 200 coperti al giorno con qualità e precisione. «Con il personale giusto e la tecnologia adatta, si lavora meglio e con meno errori» afferma.

I topping creativi della pizzeria Paglia e Fichi di Benevento
Donna Tina: innovazione senza rinunciare alla tradizione
Anche Mattia Di Giovanni, titolare della storica Pizzetteria Donna Tina di Pescara, ha affrontato lo stesso problema: «A un certo punto non bastava più la tradizione. Dovevo trovare un sistema che garantisse risultati perfetti, anche senza la mia presenza.» Con l’introduzione di SelfCookingCenter prima, e iCombi Pro e iVario Pro 2-XS dopo, Mattia ha trasformato la produzione senza tradire l’identità del locale. Il segreto delle pizzette resta quello della nonna Tina, ma ora viene preparato con strumenti che ottimizzano la cottura, riducono gli sprechi e migliorano l’efficienza.

Le pizzette di Donna Tina a Pescara
La Pizzeria BRO di Napoli: tra creatività e automazione
A Napoli due fratelli portano innovazione alla tradizione partenopea: Ciro e Antonio Tutino, nella loro Pizzeria BRO, hanno scelto miscele di farine speciali e 30 ore di lievitazione per la “pizza a ruota di carro”: 36 centimetri di diametro che fuoriescono dal piatto e topping in cui riversano tutta la loro creatività. «Per alcune preparazioni particolari come lo stracotto di pomodoro, le patate sotto cenere o anche i funghi, usavamo il forno a legna, per il resto le attrezzature tradizionali, ma non riuscivamo a mantenere la costanza del risultato,» spiega Ciro. «Con iVario è stato amore a prima vista.» Oggi i fratelli Tutino usano iVario e iCombi per le cotture lente, sfruttando anche i momenti di inattività – come la notte – per aumentare la produzione. La seconda cottura delle famose pizze montanare, prima fritte e poi passate in forno, ora viene fatta in iCombi Pro, che toglie l’eventuale eccesso d’olio e le rende gradevolmente croccanti. «Non li uso ancora al 100% – spiega Ciro – ma già ora mi hanno cambiato il modo di lavorare».

La Pizza a ruota di Carro della Pizzeria BRO
Tecnologia Rational: la risposta alle nuove sfide delle pizzerie italiane
Per affrontare con successo un mercato che consuma pizza ogni giorno, le pizzerie italiane hanno bisogno di strumenti che uniscano qualità e affidabilità, garantendo costanza del risultato, riduzione dei tempi e dei carichi di lavoro, risparmio di spazio e risorse, controllo totale del processo. Se la pizza è un culto, allora serve una vera strategia di produzione.
I sistemi di cottura Rational sono al fianco delle pizzerie italiane proprio per questo: per supportare questa grande passione, riducendo lo stress e permettendo di dedicare più attenzione al cliente.
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