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Bagni sporchi? Una stella in meno: ecco come l’hotel del futuro diventa hi-tech

Un bagno trascurato può rovinare l’esperienza e abbattere la reputazione di un hotel. Dalla pulizia predittiva ai robot notturni, l’automazione entra nei servizi igienici con dispenser smart, IoT e sanificazione avanzata, riducendo costi e sprechi, migliorando comfort e fidelizzazione degli ospiti. Approfondisce la questione Manuel Windegger, consulente ed esperto di accoglienza

Martino Lorenzini
di Martino Lorenzini
19 settembre 2025 | 12:10
Bagni sporchi? Una stella in meno: ecco come l’hotel del futuro diventa hi-tech

Un bagno sporco è il peggior incubo di ogni direttore d’hotel: basta una recensione negativa per compromettere mesi di lavoro sul brand. Oggi però la tecnologia corre in aiuto, trasformando i servizi igienici in spazi hi-tech dove sensori, IoT e robot di sanificazione garantiscono standard costanti, riducono i costi e migliorano la customer experience. «Un bagno sporco equivale facilmente a una stella in meno nella valutazione globale», osserva Manuel Windegger, consulente ed esperto di accoglienza e marketing della ristorazione.

Bagni sporchi? Una stella in meno: ecco come l’hotel del futuro diventa hi-tech

Se la camera è il cuore dell’esperienza di soggiorno, il bagno è il dettaglio che ne determina il giudizio

Durante la pandemia, la sensibilità verso la sanificazione si è ulteriormente accentuata, trasformando ciò che un tempo era percepito come un plus in un requisito imprescindibile. Oggi le nuove tecnologie - dai dispenser contactless alla manutenzione predittiva - consentono di garantire standard elevati e costanti, migliorando la customer satisfaction e semplificando il lavoro degli addetti. La tecnologia non sostituisce l’elemento umano, ma lo affianca, creando una sinergia virtuosa tra innovazione, igiene e ospitalità.

Perché il bagno può valere una stella in più (o in meno)

I bagni, specialmente quelli situati nelle aree comuni, sono da sempre il punto debole delle strutture ricettive. Se la camera è quotidianamente sottoposta a pulizia da parte del personale, i servizi igienici condivisi necessitano di controlli frequenti e interventi rapidi. «Le recensioni hanno pesi diversi, ma la mancata pulizia, anche solo percepita come tale, va a influire sulla valutazione totale», spiega Windegger.

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L’automazione è un supporto strategico per il personale, riduce costi operativi, migliora la gestione dei magazzini e ottimizza i tempi

La percezione di un bagno non perfettamente igienizzato diventa così un fattore critico che può compromettere l’intera esperienza di soggiorno. Un aspetto che incide non solo sulla reputazione online, ma anche sulla fidelizzazione del cliente, che difficilmente tornerà in una struttura dove ha trovato scarsa attenzione all’igiene. Per questo motivo, negli ultimi anni, le soluzioni tecnologiche dedicate a questo ambito hanno iniziato a diffondersi rapidamente, garantendo standard più alti e un’immagine più professionale dell’hotel.

Dispenser smart e rubinetti touchless: più igiene, meno sprechi

Tra le innovazioni più efficaci figurano i dispenser automatici, che riducono lo spreco e innalzano gli standard di igiene. «Basta avvicinare la mano e il dispositivo eroga la giusta quantità di prodotto, con un risparmio fino al 40% sui detergenti», racconta Windegger. Non si tratta soltanto di un vantaggio economico: il sistema predosato assicura che ogni ospite utilizzi la quantità necessaria, evitando eccessi e riducendo l’impatto ambientale. Oltre al sapone, anche la carta può essere distribuita in modalità controllata, evitando che vengano strappati più fogli del necessario e permettendo l’uso di rotoli di grandi dimensioni, con monitoraggio automatico delle scorte e interventi di rimpiazzo meno frequenti. A questo si aggiungono rubinetti con fotocellula o pedale che ottimizzano i flussi idrici, riducendo fino al 70% i consumi rispetto ai modelli tradizionali.

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Grazie ai sistemi IoT, gli hotel possono monitorare in tempo reale lo stato dei bagni

«Un investimento in questi dispositivi non è un costo, ma un’opportunità per abbattere sprechi e riorganizzare il magazzino», osserva l’esperto. Non a caso, alcune catene internazionali utilizzano dispenser realizzati con plastiche (comprese quelle raccolte dagli oceani) riciclate, trasformando la sostenibilità in valore aggiunto per l’immagine del brand. La tecnologia presente negli erogatori di prodotti di consumo, grazie alla connettività con i sistemi gestionali permette, oltre che a determinare e monitorare i costi in tempo reale, di gestire le scorte di magazzino e a effettuare ordini quando lo stock minimo viene raggiunto, in modo tale che non ci si trovi senza prodotti da un momento all’altro.

IoT e manutenzione predittiva: addio emergenze last minute

L’evoluzione più significativa arriva con la gestione digitale dei dati. Grazie ai sistemi IoT (Internet of Things, sono reti di oggetti fisici dotati di sensori, software e altre tecnologie che permettono loro di connettersi a Internet, raccogliere dati dal loro ambiente e scambiarli con altri dispositivi e sistemi), gli hotel possono monitorare in tempo reale lo stato dei bagni, sapere quando un dispenser sta per esaurirsi o quando un rotolo di carta deve essere sostituito, programmando gli interventi in modo mirato. «Con il monitoraggio in tempo reale si possono evitare sprechi di tempo e ottimizzare i passaggi del personale, riducendo i tempi di pulizia da 15 a 8 minuti», afferma Windegger.

La tecnologia predittiva, già applicata su impianti di climatizzazione per rilevare vibrazioni e usura dei componenti, trova applicazioni anche nei bagni: algoritmi e sensori anticipano guasti, consentendo di programmare manutenzioni ordinarie e di evitare emergenze improvvise. Una rottura imprevista, come quella dell’aria condizionata in piena estate, può compromettere il servizio e comportare costi enormi. «La tecnologia predittiva - precisa Windegger - è il futuro anche nei bagni, perché permette di pianificare budget e interventi senza pregiudicare l’afflusso dei clienti». Un approccio che trasforma la manutenzione da spesa imprevedibile a investimento strategico.

Robot e ozono: i nuovi alleati della pulizia perfetta

Il passo successivo è rappresentato dall’introduzione della robotica e dei sistemi di sanificazione automatica. Alcuni hotel stanno già sperimentando robot capaci di sanificare i bagni nelle ore notturne, quando gli spazi sono vuoti. Allo stesso tempo, macchine a ozono e nebulizzatori temporizzati permettono di eliminare virus, batteri e germi dall’aria e dalle superfici, rendendo salubri anche i bagni ciechi, spesso soggetti a scarso ricambio d’aria. «Non si tratta solo di pulizia visibile, ma di un ambiente che sia effettivamente salubre, anche per ciò che respiriamo», spiega Windegger. Le innovazioni si estendono anche ai wc autopulenti, agli specchi anti-appannamento, ai pavimenti che si lavano e si asciugano da soli e persino ai sistemi di illuminazione a LED con sensori più precisi e cromoterapia integrata. Soluzioni che migliorano non solo l’igiene, ma anche il comfort percepito dagli ospiti, trasformando il bagno da semplice servizio a vero e proprio spazio di benessere.

 Bagni sporchi? Una stella in meno: ecco come l’hotel del futuro diventa hi-tech

Le innovazioni si estendono ai wc autopulenti, agli specchi anti-appannamento, ai pavimenti che si lavano e si asciugano da soli

Tecnologia sì, ma il tocco umano resta decisivo

Nonostante i progressi, per Windegger la tecnologia non sostituirà l’intervento umano, che resta fondamentale per garantire accoglienza e personalizzazione. «Un robot non potrà rifare da solo una camera in modo personalizzato. Il tocco della persona resta imprescindibile», sottolinea Windegger. L’automazione diventa quindi un supporto strategico per il personale, consentendo di ridurre i costi operativi, migliorare la gestione dei magazzini e ottimizzare i tempi, senza però cancellare l’elemento umano. In un settore come l’ospitalità, dove il rapporto con l’ospite è determinante, la tecnologia agisce dietro le quinte, invisibile al cliente ma essenziale per l’albergatore. In Italia, dove molte strutture sono ancora a gestione familiare e poco inclini a investire in sistemi avanzati, la sfida è di acquisire consapevolezza dei benefici e adottare gradualmente soluzioni sostenibili. L’evoluzione, insomma, non è sostituire l’uomo con la macchina, ma creare una nuova forma di alleanza tra tecnologia e accoglienza, capace di rendere l’esperienza più sicura, piacevole ed efficiente.

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Manuel Windegger, consulente ed esperto di accoglienza e marketing della ristorazione

Bagni di lusso nel mondo: musica, sensori e recensioni live

Non mancano spunti interessanti osservando le tendenze internazionali. «A Dubai, per esempio, nei bagni di diverse strutture di lusso è già presente la filodiffusione musicale, che in base all’orario della giornata propone differenti stili musicali, un dettaglio trasforma l’udo dei servizi in un’esperienza più piacevole e rilassante», racconta Windegger. L’attenzione si concentra anche sul risparmio idrico, grazie a soffioni di docce e lavandini progettati per erogare molta acqua grazie alla miscelazione con aria: un accorgimento che garantisce una sensazione di comfort senza sprechi, con una riduzione significativa dei consumi. Ma la novità più curiosa arriva dai sistemi di feedback in tempo reale: «In alcune realtà all’estero, nei bagni delle aree comuni trovi display interattivi con QR code che permettono agli ospiti di recensire immediatamente lo stato di pulizia. È un’arma a doppio taglio - precisa Windegger - perché se non sei sicuro della qualità costante del servizio rischi valutazioni negative, ma può diventare uno strumento utile per chi vuole offrire un servizio davvero top».

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