Se n’è andato a soli 60 anni Ferdinando Limonta, per tutti il Ferdi, l’anima della trattoria Barachì di Mapello e volto simbolo delle carni grigliate in provincia di Bergamo. La malattia ai polmoni che lo aveva colpito alcuni anni fa non gli ha lasciato scampo.

Ferdinando Limonta con i figli Marta e Nicola
La storia del Barachì e i "segreti" del Ferdi
La storia del Barachì, ricordiamo, nasce negli anni Sessanta, quando papà Mario e mamma Teresa aprono la loro insegna con un camino al centro dell’osteria. Ferdinando, da ragazzo, affianca il padre davanti al fuoco e ne impara ogni segreto. Negli anni Ottanta raccoglie l’eredità dei genitori e trasforma quel luogo in un punto di riferimento per chi ama la carne alla griglia, perfezionando una formula che non cambierà mai davvero nel tempo. Qualche anno fa il locale si è rifatto il look, con un aspetto più curato, ma i due camini, soprattutto quello storico all’interno della vecchia osteria, sono rimasti il cuore pulsante del Barachì.
Perché lì, davanti al fuoco, estate e inverno, c’era sempre lui. Il Ferdi in persona, con le mani sulla griglia e l’occhio attento a temperatura e distanze. Il “manico” vero, come diceva, stava tutto lì: nella cottura perfetta, frutto di esperienza e dedizione. «Il segreto non è un segreto - diceva - servono esperienza e una bella dose di passione e di volontà. Comunque credo che la grande differenza la faccia la cottura nel camino tradizionale sulla brace di legna».

La mise en place, con alcuni piatti, della trattoria Barachì di Mapello (Bg)
«Ci vuole più tempo per prepararla, circa un’ora prima dell’inizio del servizio, ma il risultato è nettamente migliore. Con mio padre, che grigliava ben prima di me, abbiamo provato tanti anni fa la carbonella. Niente, siamo tornati subito alla legna di faggio. I barbecue casalinghi sono un’altra cosa, ma so di gente che realizza veri e propri camini perfettamente attrezzati. Ma è tutto inutile senza l’esperienza che deriva dalla pratica quotidiana».
Mapello piange il suo re della griglia
Negli ultimi anni Ferdinando aveva passato il testimone al figlio Nicola, che oggi condivide la gestione della trattoria con la sorella Marta. Una scelta naturale, segno di una continuità che parte da lontano: già negli anni Sessanta, come raccontato, suo padre Mario era al lavoro dietro le griglie. E così, mentre Mapello piange il Ferdi, il Barachì resta lì, con i suoi camini e la sua storia, portata avanti da chi ha imparato da lui.