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Più verdura e meno carne nella dieta per prevenire aterosclerosi e artrite

27 marzo 2017 | 15:50

Una ricerca coordinata dal professor Germano Orrù del servizio di Biologia molecolare dell'Aou di Cagliari ha dato un'ulteriore conferma ad una tesi ormai assai nota: in una dieta sana, spazio alle verdure e consumo limitato di carne. Questo, secondo la ricerca, perchè la carne genera microrganismi dannosi per il nostro organismo. In particolare lo studio ha rilevato ciò analizzando batteri rilevati nella placca dentale degli avi dei sardi che inserivano verdura a volontà nella loro dieta (molta più di quanta ne assumano quelli del giorno d'oggi) e potevano così prevenire malattie autoimmuni o cardiovascolari.

Più verdura e meno carne nella dieta per prevenire aterosclerosi e artrite

«L'estrazione del Dna della placca dentale dei nostri antenati - spiega Orrù - ci consente di studiare le informazioni che ricaviamo, senza distruggere i denti e le ossa. La comunità batterica che circonda il nostro corpo viene denominata microbiota, e nella bocca è costituita da più di 800 specie batteriche differenti».

Le abitudini alimentari dei sardi, precisa il ricercatore dell'Azienda universitaria di Cagliari, «hanno subito un drastico cambiamento dagli anni Cinquanta in poi, determinando un'alterazione del microbiota del cavo orale. Un numero troppo elevato di batteri anaerobi fa sì che questi possono attraversare le barriere tessutali ed entrino in circolo sanguigno esponendoci a malattie come l'artrite reumatoide, o patologie come l'aterosclerosi».

Varie ricerche hanno dimostrato che un'alimentazione ricca di carne incrementa il livello di questi microrganismi. Lo studio di Orrù e dei collaboratori ha rilevato che nelle placche dentali degli antenati la percentuale di batteri anaerobi risultava molto bassa rispetto ai sardi attuali (100 volte in meno). Il lavoro è stato svolto su reperti rinvenuti in un ossario sigillato nel comune di Villaputzu. All'indagine hanno partecipato tre giovani ricercatrici, Eleonora Casula, Maria Paola Contu e Cristina Demontis.

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