Anche gli occhi invecchiano. Oltre che rischiano di ammalarsi o di non avere la stessa funzionalità di un tempo. Alcune patologie in particolare provocano un decadimento a volte acuto, a volte lento, della vista. Ma quali sono? E come si può intervenire prima, anche in termini di prevenzione? Ne parla Pietro Rosetta, responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X, in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.

L'importanza di curare la vista
Glaucoma, cataratta, degenerazione maculare… quali sono le malattie degli occhi?All’invecchiamento dell’occhio possiamo correlare alcune
patologie, come la
cataratta, che comporta una progressiva opacizzazione del
cristallino, o la degenerazione
maculare senile.
Il
glaucoma è una patologia ereditaria che spesso si manifesta con il progredire dell’età. È correlato principalmente a un aumento della
pressione intraoculare e spesso senza dare alcun disturbo alla visione può fare danni permanenti al
nervo ottico e causare
cecità.
In caso di
familiarità per
patologie oculari come il
glaucoma, i controlli dall’oculista programmati e periodici possono salvare la
vista, intercettando eventuali segni della malattia prima che si manifestino i sintomi.
Come si può prevenire la cataratta?Tra le patologie oculari, la più frequente è la
cataratta, che provoca una riduzione importante della vista in termini quantitativi e qualitativi, e può sfociare in una vera e propria
disabilità visiva. L’esordio della cataratta può essere anche precoce, già dai 40-45 anni.
Intorno ai 50 anni, il
cristallino in genere inizia a indurirsi, ma alcuni fattori possono accelerare il processo: alcune patologie (come per esempio il diabete), traumi, ereditarietà e terapie prolungate con farmaci cortisonici.
Nei giovani, la
cataratta può essere dovuta a un’eccessiva esposizione degli occhi non protetta ai
raggi UV. Oggi, però, grazie a esami approfonditi, è possibile diagnosticare e quantificare in maniera oggettiva il grado di evoluzione della cataratta, anche in persone in età più giovani.
E dopo i 45 anni?Non di rado gli adulti tendono a rinviare la
visita oculistica, specie in assenza di problemi ed eventuali sintomi. Per proteggere la salute dei propri occhi e continuare ad assicurarsi una buona visione diurna e notturna, occorre sottoporsi periodicamente a una visita oculistica, almeno una volta all’anno.
Dopo i 45 anni è importante sottoporsi a visita per prevenire e, in caso, diagnosticare precocemente la causa della limitazione visiva. Talvolta i controlli devono avere una frequenza maggiore in base alla storia clinica del paziente. La presenza di patologie quali
l’ipertensione arteriosa sistemica, il
diabete mellito, le
malattie reumatiche, oppure l’uso di
farmaci sistemici che possono avere effetti sulla salute degli occhi, richiede una programmazione delle visite oculistiche secondo l’indicazione dell’oculista di riferimento.