Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 15 dicembre 2025 | aggiornato alle 22:19| 116344 articoli in archivio

Pietanze estive

Fagiolini: verdura o legume? In ogni caso occhio alle fibre

15 luglio 2021 | 07:00

Ma sono una verdura o un legume? In molti sono spiazzati di fronte alla collocazione di fagiolini. Il loro nome, infatti, significa “fagioli piccoli, immaturi”, perché di questo si tratta, ovvero di fagioli (Phaseolus vulgaris) che devono completare il loro periodo di maturazione. E anche per quanto riguarda il nome spesso si va in confusione: cornetti, fagioli mangiatutto, taccole, fagiolini corallo o piattoni nella loro versione larga e schiacciata. In ogni caso questo legume d'origine, ma ortaggio d'adozione, ha moltissime proprietà nutrizionali.

Una bella ciotola di fagiolini Fagiolini: verdura o legume? In ogni caso occhio alle fibre

Una bella ciotola di fagiolini

 

Fagiolini fonte di acqua e fibre: ottimi per il transito intestinale

«I fagiolini contengono molta acqua, hanno poche calorie, ma sono molto ricchi di fibre - spiega la biologa nutrizionista Dominga Maio - capaci di regolare il transito intestinale e controllare il livello di zuccheri nel sangue, oltre a mantenere stabile il livello di colesterolo. Importanti anche per il contenuto significativo di folati, alleati strategici per la difesa e la riparazione delle nostre cellule. E a proposito di alleati il fagiolino garantisce un apporto straordinario di vitamina C che per il sistema immunitario è un fenomenale compagno di squadra».

 

Rischio allergeni

Un toccasana, quindi. Anche se esistono delle eccezione, quasi sempre legate a profili allergici: «Come accade per chi è sensibile al nichel, metallo presente in gran quantità nel terreno. Davanti ad un'allergia conclamata, oltre che al nichel, anche per esempio al bicromato di potassio o ad altri metalli allergizzanti, il fagiolino non può essere assunto se non in minime porzioni», afferma la biologa nutrizionista Ilaria Vergallo. Oltre a ciò, bisogna fare attenzione alle Lipid Tranfer Protein (Ltp) ossia “proteine allergizzanti”: molecole termo e gastro-resistenti che potrebbero dare qualche problema anche dopo la cottura e la digestione.

 

Troppe fibre possono far male alla flora batterica

Infine, le fibre: «Pur sempre fondamentali possono tuttavia esercitare un’azione disturbante in soggetti con una flora batterica intestinale alterata per via di un disbiosi di tipo fermentativo. In questo caso - avvertono le biologhe - l'assunzione di fibra non migliorerà la nostra condizione, ma finirà per complicarla».


 

© Riproduzione riservata