Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 05 dicembre 2025 | aggiornato alle 21:01| 116170 articoli in archivio

frutta

Chinotto, il piccolo agrume che sorprende il palato e rinforza il corpo

di Redazione Italia a Tavola
04 ottobre 2025 | 08:30

Tra gli agrumi meno conosciuti eppure più affascinanti della nostra tradizione mediterranea c’è il chinotto, frutto capace di intrecciare storia, gusto e benessere. Piccolo e tondeggiante, con un profumo intenso che richiama l’arancio amaro da cui deriva, questo agrume ha conquistato nei secoli un posto speciale tanto in cucina quanto nella farmacopea popolare. Non è soltanto la base di una celebre bibita italiana, ma anche un ingrediente prezioso per canditi, marmellate, mostarde, liquori e sciroppi. Un vero e proprio concentrato di aromi e proprietà benefiche che oggi la ricerca scientifica contribuisce a valorizzare ulteriormente.

Chinotto, il piccolo agrume che sorprende il palato e rinforza il corpo

Una pianta di chinotto

Originario della Cina - da cui probabilmente deriva anche il nome - il Citrus myrtifolia appartiene alla famiglia delle Rutaceae e sarebbe frutto di una mutazione spontanea dell’arancio amaro. Giunto in Europa secoli fa, ha trovato nell’Italia la sua terra d’elezione: in particolare in Liguria, e soprattutto nella Riviera di Ponente, dove il “chinotto piccolo” rappresenta la varietà più diffusa e coltivata.

Caratteristiche del chinotto e impieghi

La pianta di chinotto produce fiori bianchi, piccoli ma intensamente profumati, mentre i frutti - simili a piccoli mandarini - sono versatili in cucina e nell’industria alimentare. La loro scorza aromatica viene utilizzata per canditi e mostarde, ma anche per arricchire bevande e liquori. Non mancano poi le marmellate e i dolci tradizionali che ne esaltano la fragranza unica.

I valori nutrizionali del chinotto

Il chinotto, scrivono gli esperti di Humanitas Salute, è un agrume dalle interessanti qualità nutrizionali. Tra i suoi componenti principali troviamo:

  • Vitamina C, alleata del sistema immunitario e fondamentale per il collagene dei tessuti;
  • Beta-carotene, precursore della vitamina A, importante per vista e pelle;
  • Naringina, molecola antiossidante e antinfiammatoria.

Benefici del chinotto e usi in fitoterapia

Ricco di sostanze antiossidanti, il chinotto aiuta a contrastare lo stress ossidativo e favorisce il benessere generale. In fitoterapia vengono utilizzati anche i fiori e la scorza, tradizionalmente impiegati come digestivi, rilassanti contro l’insonnia e stimolanti nei momenti di stanchezza. Non mancano gli infusi a base di foglie secche, spesso consumati dopo i pasti, mentre le bevande al chinotto sono considerate utili per dare sollievo alle gambe pesanti.

La stagionalità del chinotto

La raccolta del chinotto varia a seconda della destinazione d’uso. Si distinguono tre fasi:

  • Settembre-ottobre, frutti ancora immaturi;
  • Novembre, frutti semi-maturi;
  • Dicembre, maturazione completa, con aromi e proprietà al massimo della loro espressione.

Il chinotto e le controindicazioni

Non esistono particolari avvertenze legate al consumo di chinotto. Tuttavia, come altri agrumi, potrebbe interagire con farmaci metabolizzati dall’enzima CYP3A4. In caso di dubbi è sempre opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

© Riproduzione riservata