È uno degli ingredienti più usati nella cucina dolce e salata di mezzo mondo, ma pochi conoscono davvero le sue caratteristiche nutrizionali. Humanitas Salute le ha dedicato un approfondimento che ne riassume benefici, composizione e potenziali controindicazioni. Stiamo parlando dell'uva sultanina, varietà di Vitis vinifera apprezzata soprattutto nella sua versione essiccata: l'uva passa.

Tutta la verità sull’uva sultanina
Che cos'è l'uva sultanina?
L'uva sultanina è una tipologia di uva senza semi, appartenente, come detto, alla specie Vitis vinifera, della famiglia delle Vitaceae. È utilizzata soprattutto nella sua forma disidratata, ovvero l'uva passa, e trova spazio in moltissime preparazioni culinarie, dalle torte alle insalate, fino ai piatti agrodolci. I principali paesi produttori sono la Turchia e l'Australia, ma è facilmente reperibile in tutto il mondo. Essendo un prodotto essiccato, è disponibile sul mercato in ogni periodo dell'anno.
Quali sono le proprietà nutrizionali dell'uva sultanina?
Dal punto di vista nutrizionale, l'uva sultanina è un alimento molto energetico. 100 g di uva sultanina essiccata apportano circa 299 calorie e:
- 79,18 g di carboidrati
- 3,7 g di fibre
- 3,07 g di proteine
- 0,46 g di lipidi 7
- 49 mg di potassio
- 101 mg di fosforo
- 50 mg di calcio
- 7 mg di magnesio
- 1,88 mg di ferro
- 1 mg di sodio
- 0,318 mg di rame
- 0,299 mg di manganese
- 0,22 mg di zinco
- 0,6 µg di selenio
- 2,3 mg di vitamina C
- 0,125 mg di riboflavina
- 0,12 mg di vitamina E
- 0,766 mg di niacina
- 0,106 mg di tiamina
- 0,095 mg di acido pantotenico
- 0,0174 mg di piridossina
- 5 µg di folati
- 3,5 µg di vitamina K
Inoltre, l'uva sultanina è ricca di polifenoli, in particolare resveratrolo e antocianine, noti per la loro azione antiossidante.
Quando non mangiare l'uva sultanina?
Sebbene sia considerata un alimento sicuro e benefico per la maggior parte delle persone, esistono alcune situazioni in cui è meglio limitarne o evitarne il consumo. L'uva passa può interferire con l'effetto di alcuni farmaci, in particolare quelli metabolizzati dal citocromo P450, oltre che con anticoagulanti e antiaggreganti. Chi assume questi medicinali dovrebbe consultare il proprio medico prima di introdurre grandi quantità di uva sultanina nella dieta.
Possibili benefici e controindicazioni dell'uva sultanina
L'uva sultanina è una buona fonte di antiossidanti. Il resveratrolo, in particolare, è stato associato a potenziali effetti protettivi nei confronti di alcuni tipi di tumore - come melanoma, cancro al colon e alla prostata - oltre che a patologie neurodegenerative, ictus e alcune infezioni. Non mancano, poi, studi che attribuiscono a questa molecola un ruolo nel controllo del colesterolo e nei meccanismi antinfiammatori. Anche manganese e rame contribuiscono al contrasto dello stress ossidativo, mentre le antocianine potrebbero avere effetti antinfiammatori, antimicrobici, antiallergici e antitumorali. Le fibre, dal canto loro, sono utili per il benessere intestinale e aiutano a regolare l'assorbimento di zuccheri e colesterolo, con potenziali benefici anche nella prevenzione del tumore al colon.

Non solo zucchero: perché l’uva sultanina merita attenzione
Il ferro presente nell'uva sultanina è importante per la produzione di globuli rossi, mentre il potassio è utile per la salute cardiovascolare. Infine, le vitamine del gruppo B sostengono il metabolismo energetico e la funzionalità del sistema nervoso. C'è però un aspetto che vale la pena considerare: l'uva passa può essere trattata con anidride solforosa, un conservante che può causare reazioni allergiche o peggiorare l'asma nei soggetti sensibili. Chi soffre di queste condizioni dovrebbe fare attenzione alle etichette e preferire, se possibile, prodotti non trattati.