L’evento BIOER25 ha riunito a Napoli scienziati, imprese e rappresentanti della grande distribuzione, delineando la nascita del Bioer, una nuova figura professionale che integra scienza, comunicazione e strategia d’impresa. La manifestazione ha offerto una mattinata ricca di interventi, visioni e scambi tra mondi diversi ma complementari, confermando la necessità di competenze trasversali nel settore food.

Domenicantonio Galatà, Presidente Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina
Il Bioer: un ponte tra ricerca scientifica e mercato
Ideato e promosso da Domenicantonio Galatà, Presidente Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina, il progetto punta a formare professionisti capaci di creare valore e salute nell’ecosistema alimentare. «Siamo partiti dalla cucina-laboratorio per esplorare nuovi mondi e linguaggi – ha spiegato Galatà – dialogando con aziende, consorzi, GDO e horeca. Oggi è evidente che il futuro è contaminazione e servono figure capaci di abitare più mondi contemporaneamente, ecco il Bioer».
Secondo Galatà, il biologo rappresenta il candidato ideale per questa nuova professione: è in grado di individuare trend emergenti, dialogare con le imprese e aprire nuove opportunità commerciali e culturali, proprio come un buyer della grande distribuzione organizzata.
Il ruolo sociale della sicurezza alimentare
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), con l’intervento di Antonietta Foggiano, ha ricordato l’importanza del ruolo sociale e sanitario di chi lavora con il cibo. «Formare consumatori capaci di riconoscere alimenti sicuri significa anche salvare vite umane», ha dichiarato, citando l’attualità dell’allarme botulismo. Il messaggio sottolinea come il Bioer possa diventare un attore chiave nella diffusione della cultura della sicurezza alimentare.
Sostenibilità e filiera corta: esempi virtuosi
Durante l’evento si sono alternati numerosi protagonisti del settore agroalimentare. Antonello Ricco, dell’azienda agricola San Salvatore, ha raccontato il modello di una filiera corta che unisce tradizione produttiva e tecnologie avanzate. «Non basta leggere l’etichetta o i valori nutrizionali. Per scegliere bene occorre visitare le aziende e conoscerle», ha spiegato, evidenziando l’importanza di una relazione diretta tra produttore e consumatore.

Antonello Ricco, dell’azienda agricola San Salvatore
Roberta Bonino di La Montanara Spa ha illustrato le qualità nutrizionali di frutta e frutta secca, sempre più apprezzate dagli sportivi, mentre Antonella Amoruso ha presentato il progetto Altograno, già presente in GDO grazie alla collaborazione con Strapasta di Garofalo.
Un ulteriore esempio di eccellenza territoriale è arrivato da Antonio Vocca, direttore di OP Solco Maggiore, che ha raccontato il successo del cavolfiore IGP della Piana del Sele: «Il contenuto di vitamina C superiore a 50 mg/kg da disciplinare ha fatto crescere le prenotazioni».
Retail e industria a confronto
La seconda parte dell’evento ha visto il dialogo tra retail e industria. Eleonora Graffione, presidente Coralis e dell’Associazione Donne dell’Ortofrutta, ha illustrato il progetto Verdeblu, brand che valorizza la biodiversità e promuove prodotti locali. «Questo nuovo modo di intendere gli assortimenti crea un contesto di scambio privilegiato, di relazioni fiduciarie e di sistemi integrati di micro imprese delle varie zone d’Italia», ha spiegato.
Accanto a lei, Maria D’Amico, marketing & sustainability manager del Gruppo D’Amico, ha evidenziato il ruolo del Bioer come «driver di salute» in un ecosistema in cui imprese, istituzioni e ricerca scientifica si intrecciano. «Non siamo più soltanto produttori di cibo, ma portatori di cultura, scelte e valori», ha dichiarato.

Eleonora Graffione, presidente Coralis, Domenicantonio Galatà e Maria D'Amico, del Gruppo D'Amico
Comunicazione scientifica e progettazione europea
L’attenzione alla comunicazione scientifica è stata al centro dell’intervento di Alessandra Ravaioli, amministratore delegato di RP Circuiti, che ha descritto le opportunità offerte dalla progettazione europea e dalla realizzazione di piani di comunicazione su misura. La figura del Bioer si inserisce perfettamente in questo contesto, favorendo la diffusione di informazioni accurate e il dialogo tra ricerca e pubblico.
Educazione alimentare e partnership territoriali
L’importanza di creare connessioni tra distribuzione e consumatori è stata evidenziata da Gianluca Casciello, responsabile marketing di Sole 365, con l’iniziativa “Mela Porto a Scuola”. «Il benessere è tale se condiviso e se si creano le condizioni giuste per averlo. Continuiamo le iniziative sulla sana alimentazione con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al mangiare bene», ha spiegato, ricordando la collaborazione con il Dipartimento di Agraria per la divulgazione dei principi della Dieta Mediterranea.
Nuove strategie di marketing alimentare
A chiudere il panel, Giovanni Gizzi, esperto di product & commercial strategy, ha presentato “Nutrizionisti del Marketing”, un progetto che crea valore in azienda attraverso una comunicazione scientifica mirata, dimostrando come il Bioer possa essere il punto di incontro tra ricerca e mercato.
Un appuntamento destinato a crescere
«Quella di oggi è solo l’inizio. Il 23 settembre sarà il nostro anniversario: un momento per ritrovarci e misurare la strada fatta», ha concluso Domenicantonio Galatà, confermando che Napoli ospiterà anche la prossima edizione di BIOER25.
La città partenopea, con la sua calorosa partecipazione di esperti e aziende, si è rivelata il luogo ideale per il lancio di una figura destinata a diventare sempre più centrale nel mondo del food.