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Ripartiamo dal vino: Vin Santo di Carmignano 2011

31 gennaio 2021 | 09:37

Era il 1935 quando Giuseppe Olmo - conosciuto come Gepin - passò alla storia segnando il Record dell’ora (disciplina ciclistica). Olmo conosceva il valore della fatica, sapeva come ogni sportivo che ogni traguardo è il frutto di sacrificio e tenacia. Veniva da una famiglia semplice, seppe farsi da solo: la terra era per lui rifugio e sostentamento, bellezza e responsabilità. Quando acquistò la Tenuta di Artimino, negli anni ’80, era un imprenditore di successo che con lungimiranza guardava al futuro. La Tenuta aveva alle spalle una storia importante: una terra già abitata dal popolo etrusco, poi borgo medievale turrito e sulla fine del XVI secolo luogo amato dalla famiglia Medici. Ferdinando I de’ Medici nel 1596 decise di costruire qui la sua dimora di caccia, oggi Villa Medicea La Ferdinanda, patrimonio Unesco. Giuseppe Olmo acquistò la Tenuta di Artimino negli anni ’80: amava la campagna toscana, la terra e i suoi frutti, la storia e le bellezze paesaggistiche. Oggi la Tenuta di Artimino è per la famiglia Olmo una casa, un luogo da custodire, un tesoro da valorizzare. Da qualche anno alla guida dell’azienda ci sono Annabella Pascale e Francesco Spotorno Olmo, terza generazione della famiglia.

Vino degustato: Vin Santo di Carmignano Doc “Occhio di Pernice” 2011 Artimino 1596

Il Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice di Artimino deriva da un sapiente blend di uve prevalentemente a bacca rossa vendemmiate nell'areale di Carmignano, in provincia di Prato. I grappoli di Sangiovese, Canaiolo e Aleatico, con qualche aggiunta di Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca Lunga e San Colombano, sono messi ad appassire su graticci di canna nella vinsantaia per circa 4 mesi. Una volta completato l’appassimento, l’uva viene pressata e il mosto ottenuto viene posto in caratelli da 50 l per almeno 4 anni. Colore giallo ambrato. All’olfatto intenso e complesso con note di fichi secchi, mallo di noce, albicocca candita e mandorla. Al palato molto strutturato e avvolgente, con grande mineralità ed una dolcezza equilibrata da una straordinaria vena acida. Da abbinare a dolci a base di cioccolata, formaggi a lunga stagionatura e di fossa. Eccezionale vino da meditazione.

Ripartiamo dal vino Vin Santo di Carmignano 2011

Vin Santo di Carmignano Doc “Occhio di Pernice” 2011 Artimino 1596

Per informazioni: www.artiminowines.com


Paolo Porfidio è laureato in enologia e lavora come head sommelier al ristorante Terrazza Gallia, al settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano. Si è classificato primo nel sondaggio “Personaggio dell’anno 2019 - Premio Italia a Tavola” nella categoria Sala e Hotel. Grande è la sua popolarità nel mondo professionale e sui social network, tanto che nel sondaggio è risultato il candidato più votato in assoluto tra tutte le categorie. Di recente è stato nominato coordinatore di Aspi (Associazione sommellerie professionale italiana) Milano. Nel sondaggio Personaggio dell'anno 2020 compare di nuovo tra i candidati, nella sezione Sala e Hotel (per votare CLICCA QUI).

Paolo Porfidio al Terrazza Gallia - Porfidio, da enologo a sommelier «Nel sondaggio vittoria inaspettata»
Paolo Porfidio al Terrazza Gallia

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