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Champagne sinonimo di gioia di vivere Un premio al fotografo Bob Krieger

Annalisa Cavaleri
di Annalisa Cavaleri
03 dicembre 2015 | 12:09

Bisogna saper invecchiare bene. È questa la lezione che ci dà un grande vino, come lo Champagne. Ogni anno il Bureau du Champagne, che rappresenta ufficialmente nel nostro Paese il Comité Champagne, a sua volta rappresentanza di tutti i viticoltori e le Maison dell’omonima regione vinicola, conferisce un premio a un personaggio che con la sua visione ha saputo comunicare gioia di vivere, creatività e apertura al futuro.

Bob Krieger

Quest’anno il premio "Prix de la Joie de Vivre" è andato a Bob Krieger (nella foto sopra), fotografo che va oltre l’immagine. Considerato uno dei più grandi ritrattisti internazionali, ha fotografato i volti più noti della politica, dell’industria, dello spettacolo, della cultura, dello sport e della moda. Davanti al suo obiettivo hanno posato da Giorgio Armani a Indro Montanelli, da Bill Gates a Carlo Bo, da Miuccia Prada a Charlotte Rampling. Autore di tre copertine del Time e corrispondente del New York Times Magazine per otto anni, negli ultimi 10 anni è stato il ritrattista di Giovanni Agnelli.

«Quando fai il mio lavoro bisogna essere pronti a qualsiasi evenienza, anche a buttarsi nel fango, ma ciò che conta è il risultato», ha detto Krieger durante la premiazione. «Fotografo solo ciò che mi ispira davvero, altrimenti lascio stare. Il mio obiettivo è dare nuova vitalità e significato agli eventi, e amo reinventarmi di giorno in giorno».

«Questo Premio è dedicato a quanti, negli ambiti più diversi, incarnano con stile, eleganza e ottimismo quella gioia di vivere di cui lo Champagne è da tre secoli un simbolo incontrastato», ha sottolineato Domenico Avolio (nella foto sotto, a destra), presidente del Bureau du Champagne. «Bob Krieger sa invecchiare e la sua personalità evolve sempre, proprio come lo Champagne».

In Italia hanno già ricevuto questo riconoscimento Malika Ayane e Roy Paci. Nella rosa dei premiati dalla rete di Ambasciate dello Champagne presenti in 15 Paesi del mondo e di cui il Bureau è parte, vi sono personaggi di rilievo internazionale tra i quali il fotografo Richard Young, il violinista David Garrett, la presentatrice Michelle Hunziker, la scrittrice Amélie Nothomb e il calciatore Franz Beckenbauer.

da sinistra: Bob Krieger e Domenico Avolio

E, visto che stiamo parlando di champagne, la cornice non poteva essere che elitaria: Palazzo Parigi a Milano che, con le luci natalizie, crea un incanto che è a metà tra fiaba e magia. Per l’occasione, i finger food della chef stellata toscana Katia Maccari sono stati abbinati a 6 Champagne.

Il premio? Una rara bottiglia di Champagne in formato Magnum con un’etichetta che non è in alcun modo commercializzata. Si tratta infatti dello Champagne elaborato dallo stesso Comité nei propri vigneti e che viene riservato ad occasioni speciali.

L’ultima immagine che mi rimarrà della serata: Bob Krieger che, allegramente, chiede al sommelier un calice di Champagne, facendosi consigliare con fiducia. Con quel sorriso, quella modestia e quella gentilezza che solo i grandi sanno mantenere, anche dopo che hanno avuto successo, segno che la vita è un soffio e va goduta, ma con classe e leggerezza. Proprio come si beve un calice di Champagne.

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