Terra unica baciata dal sole e dal mare, la Puglia offre un concentrato di emozioni. Un fascino che si riflette nel vino simbolo di questa regione: il Primitivo di Manduria. Cantine San Marzano valorizza questo vitigno attraverso il recupero del sistema di allevamento più affascinante ed antico: l’alberello. Una scelta che richiede una cura manuale e costante della vite: onerosa in termini di tempo e costi, ripagante in termini di qualità. San Marzano infatti è stata capace negli anni di produrre vini di grande spessore, nel rispetto di una storia millenaria e con una costante spinta alla ricerca.
Celebrazione dell’autentico legame con il territorio, sono figli di questa filosofia Sessantanni e Anniversario 62, ulteriore passo verso l’eleganza e l’equilibrio del Primitivo di Manduria Dop, capace di lunghi affinamenti e notevolissima longevità.
Sessantanni nasce grazie all’intuizione del presidente di Cantine San Marzano, Francesco Cavallo, determinato a creare un vino capace di valorizzare l’autenticità originaria del Primitivo in chiave inedita e moderna, per sorprendere i consumatori di tutto il mondo. Un "single vineyard" che segna una svolta per tutto il territorio, affermandosi grazie a uno stile unico come punto di riferimento per i Primitivi a livello internazionale. Sessantanni esprime un terroir mediterraneo assolutamente peculiare, difficile da riprodurre in altre aree e in altri vigneti.
Dopo l’affermazione dello stile Sessantanni, San Marzano ha proseguito nella ricerca dedicata al Primitivo di Manduria, per rivelarne altre sfumature. Ogni anno l’azienda seleziona, in base al corredo polifenolico, le uve più adatte ai lunghi affinamenti dalle diverse parcelle dei suoi migliori viticoltori, per ottenere Anniversario 62, vino elegante, longevo e celebrativo in ricordo dell’anno 1962, inizio del cammino cooperativo di San Marzano. Una formula vincente, celebrata da numerosi riconoscimenti internazionali, la cui annata 2013 viene riconosciuta come «un vino eccezionale, di notevole complessità e carattere. In breve, si tratta di un vino formidabile», da Robert Parker. Nonché come “Miglior vino in assoluto d’Italia 2017” da Luca Maroni.