Cantine San Marzano ha affrontato il 50° Vinitaly con alle spalle un 2015 ricco di soddisfazioni e di valide premesse, per un 2016 ancora più soddisfacente. La novità di quest’anno si chiama “Tramari”, un rosato di Primitivo caratterizzato da un’etichetta sofisticata e da un bouquet davvero sorprendente per la piacevolezza. Il nome del vino richiama quelle terre di mezzo della penisola salentina, dove il mare è una componente importante. Il mare crea una ventilazione costante e di conseguenza un clima più mite, regolare, asciutto tutto l’anno, ideale per la coltivazione della vite.
Un terroir che ha saputo dare risultati sorprendenti non soltanto nella produzione di grandi rossi ma anche nei bianchi, come testimonia “Edda”, con due vendemmie alle spalle, ma che ha già raccolto i favori di critica e consumatori. Per Cantine San Marzano, Edda segna infatti l’inizio di un percorso enologico di ampio respiro sui vini bianchi. Ancora una volta una personalissima interpretazione del terroir Salento da parte di Cantine San Marzano.

Il nome di Cantine San Marzano è, ieri come oggi, sinonimo di Primitivo, il vitigno più rappresentativo della Puglia che ha saputo conquistare, con la sua forte connotazione identitaria, la critica e i gusti dei winelovers di tutto il mondo. Una storia iniziata nel 1962 ad opera di 19 vignaioli di San Marzano, piccolo centro in provincia di Taranto. Una realtà produttiva che oggi conta ben 1.200 soci conferitori. Una terra unica e magica caratterizzata da paesaggi mozzafiato e una storia vitivinicola millenaria. Ogni viticoltore gestisce in media poco più di un ettaro di vigneto, per un totale di 1.500 ettari, proporzione che spiega come sia possibile ottenere vini di qualità in considerazione delle quantità prodotte. Con i suoi numeri Cantine San Marzano è il principale player della Puglia, in grado di rappresentare un punto di riferimento nei cinque continenti.
«Il Vinitaly - afferma Francesco Cavallo (nella foto), presidente di Cantine San Marzano - è come ogni anno un importante e fondamentale banco di prova per testare il gradimento delle nuove annate. I nostri vini riflettono uno stile produttivo in piena sintonia con l’evoluzione del gusto dei consumatori, anche grazie a uno straordinario rapporto qualità/prezzo. L’Italia rappresenta ancora oggi il nostro mercato di riferimento. In un periodo in cui la maggior parte delle cantine italiane concentrano la propria attenzione all’estero, abbiamo deciso di rafforzare sempre di più la nostra presenza sulle due principali piazze italiane, Roma e Milano, e chiaramente in Puglia, dove manteniamo un ruolo di primissimo piano».

Negli anni il nome San Marzano ha saputo imporsi sugli scaffali di Gran Bretagna, storicamente uno dei mercati del vino più difficili, poi la Svizzera e la Germania, dove il nome Primitivo viene subito associato al Sessantanni, etichetta icona di Cantine San Marzano e, adesso, anche la sfida vinta sul mercato asiatico. In aumento la presenza sul mercato italiano con il rafforzamento del brand su tutto il territorio nazionale, soprattutto nel canale Horeca, e una maggiore presenza delle etichette nelle carte dei vini e nelle migliori enoteche specializzate. Bene anche i nuovi paesi, primo fra tutti il Brasile, dove San Marzano è l’azienda pugliese con un fatturato paese da record.
Al grande e rinnovato stand allestito presso il Padiglione Puglia, i visitatori di Vinitaly hanno potuto assaggiare in anteprima tutte le nuove annate del 2015, una delle migliori vendemmie dell’ultimo decennio. Particolare attenzione ai top wine, le etichette più riconosciute e apprezzate dal mercato, nonché fiore all’occhiello di Cantine San Marzano: “Collezione Cinquanta”, “F”, “Sessantanni” e “Anniversario 62”. Veri fuoriclasse e ambasciatori nel mondo della produzione enologica di qualità della Puglia, questi vini sono rigorosamente ottenuti dai vitigni autoctoni della tradizione, Primitivo e Negroamaro soprattutto.