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Sull'isola di Gorgona i vini Frescobaldi In vigna i detenuti della Casa di reclusione

Guido Ricciarelli
di Guido Ricciarelli
30 ottobre 2017 | 11:31

La convocazione di Lamberto Frescobaldi è di quelle che mettono curiosità e rassicurano chi, come chi scrive, affronterebbe con apprensione le venti miglia marine che separano l’Isola di Gorgona (Li) dal porto di Livorno.

Esperienza per pochi quella rappresentata dalla degustazione delle prime cinque annate di “Gorgona”, il bianco nato dalla collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e l’Istituto di Pena dell’Isola. Lamberto Frescobaldi ripercorre la genesi di questo progetto, nato raccogliendo un sos lanciato dal direttore della locale Colonia Penale.

“Frescobaldi per il Sociale” prende forma nell’agosto 2012. Una minuscola vigna di vermentino ed ansonica abbisogna di cure, dunque perché non assecondare la possibilità di un’esperienza attiva nel campo della viticoltura da parte dei detenuti della Casa di reclusione (regolarmente assunti e stipendiati) con la supervisione degli agronomi e degli enologi di Frescobaldi?

(Gorgogna? Un’isola tra Firenze e Milano Qui Frescobaldi produce vino da 5 anni)

La prima vendemmia viene conclusa, altri partners si aggiungono in questa avventura (Argotractors destina un trattore Landini per le attività in vigna, Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati crea l’etichetta, Giorgio Pinchiorri promuove il patrimonio enogastronomico dell’Isola con la cucina esclusiva dell’Enoteca Pinchiorri).

È poi la volta di Andrea Bocelli che firma l’etichetta della vendemmia 2013. Data 2015 l’impianto di un nuovo ettaro di vigneto cui si affianca un ulteriore quarto di ettaro messo a dimora proprio quest’anno. I bicchieri raccontano di un bianco inafferrabile e cangiante, ora più maturo (2012), salino (2013), verdeggiante (2014), fruttato (2015), speziato (2016). Ogni annata sembra avere qualcosa di peculiare ed irripetibile, come se il vino, per una curiosa legge del contrappasso, rifiutasse di farsi imprigionare negli stereotipi convenzionali.

Lamberto Frescobaldi dispensa aneddoti legati agli incontri di questi anni, mettendo in rima detenzione con redenzione e regalandoci un’ultima anteprima. Il debutto di “Gorgona” in rosso (650 bottiglie, frutto della raccolta 2015) che fonde sangiovese e vermentino nero mediante vinificazione in orci di terracotta. Sorso che spiazza, manco a dirlo, tra slanci di amarena e contrappunti affumicati. Che strano posto, dev’essere la Gorgona.

Per informazioni: www.frescobaldi.com

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