Quando tutto l’orgoglio partenopeo si fa sentire, accanto alla pizza c’è bisogno anche di una birra che rappresenti Napoli. È #drinkneapolitan, ovvero bevi napoletano, lo slogan di KBirr: “è un omaggio alla mia città, KBirr”, spiega Fabio Ditto, appassionato e importatore di birre, che un anno fa ha iniziato a produrre KBirr con l’idea di creare una birra che fosse tutta napoletana. «La prima, la lager, non poteva che essere dedicata al nostro santo Patrono e il nome è sia un rimando al miracolo che si rinnova ogni anno “un’altra volta”, sia un riferimento esplicito alla piacevolezza di questa birra fresca e leggera, da bere tutta di un sorso».

Accanto all’artigianale made in Naples convivono la Natavot, Jattura, Paliat e l’ultima nata Cuore di Napoli. Accanto alla scaramanzia e alle tipiche e colorite espressioni della città, si è pensato anche all’aspetto organolettico e all’accostamento con i piatti e le ricette della tradizione napoletana, dalla pizza all’impepata di cozze.
«La bionda Natavot - spiega Fabio Ditto - accompagna bene l’insalata caprese di pomodoro e mozzarella, meglio ancora se arricchita con le alici di Cetara; la Schotch Ale Jattura incontra alla perfezione la zuppa di fagioli e cozze, mentre la tipica impepata di cozze viene esaltata nel sapore dalla Imperial Stout Paliat, una birra dal sapore deciso, da veri intenditori. Infine, la Cuore di Napoli, una American Pale Ale dal corpo leggero ma fortemente caratterizzata dai luppoli esotici, può essere abbinata allo spaghetto con le zucchine alla Nerano».

Le birre
- Natavot - Lager non filtrata e non pastorizzata. L’etichetta rappresenta l’immagine stilizzata di San Gennaro e nel nome rimanda al miracolo che si rinnova ogni anno, un’altra volta (natavot).
- Jattura - Scotch Ale realizzata che riporta sull’etichetta il simbolo tutto partenopeo di un corno stilizzato, portafortuna appunto contro la Jattura (sfortuna), archetipo della scaramanzia, simbolo apotropaico per eccellenza.
- Paliat - Imperial Stout dall’elevata gradazione alcolica di oltre 9° che scuote piacevolmente, ma intensamente, chi la degusta. Paliat, nel dialetto napoletano, si traduce in solenne bastonata, picchiare con forza. Nell’etichetta è raffigurato un mastino napoletano.
- Cuore di Napoli - American Pale Ale in edizione limitata che porta in etichetta il cuore pixellato, simbolo dell’omonima installazione luminosa realizzata dagli studenti dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.