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Franciacorta Cru Perdu Castello Bonomi Una cuvée da un vigneto perduto

di Andrea Radic
02 gennaio 2018 | 17:20

La famiglia Paladin, importante realtà vinicola italiana, ha scelto il particolare microclima del monte Orfano per la sua produzione del Franciacorta Castello Bonomi. 24 ettari per rosé, Satèn e il raffinato Cru Perdu.

La Franciacorta è perfetta sintesi della natura, luogo unico al mondo, dove le linee geometriche e limpidi colori definiscono la zona collinare, stretta tra le sponde del lago d’Iseo e del fiume Oglio, delimitata dalle Alpi Retiche e dal Monte Orfano. Il territorio coniuga vigneti e borghi medioevali, capaci di evocare un fascino ancora celato, ed è soprattutto terra di grandi vini, bollicine espressione della prassi e della cura di coloro che le producono.

(Dal vigneto perduto una pregiata cuvèe Franciacorta Cru Perdu di Castello Bonomi)

L’eccellenza dei Franciacorta è la sintesi tra la conformazione del suolo, le correnti temperate del lago d’Iseo e le escursioni termiche tra il giorno e la notte portate dalle brezze che spirano dalla Val Camonica. Queste peculiarità diventano ancora più evidenti sulle pendici del Monte Orfano, una delle 7 unità vocazionali per la produzione del Franciacorta.

A Castello Bonomi l’origine del suolo è diversa e più antica rispetto alla quasi totalità del territorio franciacortino. Essa, infatti, è dovuta a sollevamento tettonico derivato dal corrugarsi della crosta terrestre. Il fondale marino, sollevandosi, ha portato con sé residui organici che si sono calcificati e cementati formando il conglomerato tipico di questa zona. E proprio qui si estendono i vigneti di Castello Bonomi, in un ambiente ideale per la coltivazione dell’uva adatta alla produzione di Franciacorta longevi e minerali.

Proprietaria di Castello Bonomi è la famiglia Paladin, importante realtà vinicola italiana con tenute in Veneto e Toscana, con i brand Casa Paladin, Bosco del Merlo e Premiata Fattoria di Castelvecchi. Nei terrazzamenti di Castello Bonomi, che si estendono per 24 ettari, dove ogni ceppo dà solo pochi grappoli di grandissima qualità, si coltivano lo chardonnay, che dona piacevolissime note fruttate e minerali e il Pinot Nero, con i suoi aromi complessi, che dà al vino struttura, carattere ed eleganza. Solo l’amore per le vigne e la perfetta fusione tra i diversi vitigni che compongono uno stesso Franciacorta possono rendere un vino davvero speciale.

(Dal vigneto perduto una pregiata cuvèe Franciacorta Cru Perdu di Castello Bonomi)

Nella cantina di Castello Bonomi, guidata dallo chef de cave Luigi Bersini, si aprono sofisticati spazi climatizzati a temperature differenziate adibiti a barricaie che consentono di affinare alle condizioni ottimali i vini bianchi, i vini rossi e i Franciacorta Docg, in barrique di rovere francese. Nei locali di affinamento ci sono grandi cataste di bottiglie che affinano sui lieviti, lunghe file di pupitre che completano il ciclo di produzione, e bottiglie che pazientemente aspettano di maturare per almeno 8 mesi dalla sboccatura. La produzione annua dell’azienda è di circa 150mila bottiglie: 100mila di Franciacorta Cru Perdu, Satèn, Rosé, Millesimato, Cuvée Lucrezia e Lucrezia Etichetta Nera, Cuvée del Laureato; il resto diviso tra i Curtefranca: Solicano, Conte Foscari e Cordelio.

Il Cru Perdu nasce da uve Chardonnay e Pinot Noir della stessa annata. È l’estate del 1986 quando Luigi Bersini, lasciando le vigne per dirigersi verso il bosco, scorse tra edere ed arbusti selvatici alcune piante di vite. Scoprì che il bosco, negli anni, si era impossessato di una porzione di terreno nascondendo un vecchio vigneto. La passione e l’amore per la terra hanno convinto il bosco a ritirarsi per consentire una seconda vita a quei preziosi filari. Il vigneto perso, il CruPedru, dona il nome a questa cuvée, vendemmiata dal 10 agosto al 25 agosto, con meticolosa selezione dei grappoli.

(Dal vigneto perduto una pregiata cuvèe Franciacorta Cru Perdu di Castello Bonomi)

Dopo la prima fermentazione in acciaio e in legno, parte della cuvée matura per circa 8 mesi a temperatura controllata prima della presa di spuma. CruPerdu poi evolve e affina pazientemente in bottiglia per oltre 36 mesi. Un sentore al naso avvincente e complesso e un palato morbido e avvolgente, fanno del Cru Perdu un'elegante e raffinata bollicine a tutto pasto. Un vino longevo, che migliora nel tempo anche dopo dieci anni dalla vendemmia.

Per informazioni: www.castellobonomi.it

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