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I grandi vini di Luca Maroni Poesia, televisione e danza insieme al vino

Antonio Stanzione
di Antonio Stanzione
19 febbraio 2018 | 12:23

Si è svolto a Roma, nell’affascinante Salone delle Fontane all’Eur, la presentazione dei Grandi vini italiani di Luca Maroni, alla presenza di 300 operatori del settore, 100 espositori e ben 400 etichette alla mescita.

Il programma è stato ricchissimo e pieno di sorprese, si è partiti giovedì 15 febbraio con due straordinarie presentazioni: l’atteso “Annuario 2018 dei migliori vini italiani”, che racconta lo stato della produzione vitivinicola e ne premia le eccellenze ed il primo “Annuario delle migliori poesie mondiali”, in cui Luca Maroni ha applicato i principi dell’analisi sensoriale ed emozionale alla poesia.

Luca Maroni (I grandi vini di Luca Maroni Poesia, televisione e danza insieme al vino)
Luca Maroni

Il critico allarga il raggio di azione del suo metodo, disegnando un ritratto dell’animo umano e delle sue più alte espressioni sensoriali ed emotive attraverso l’analisi di 999 opere di 182 artisti di tutto il mondo.

Durante la serata, inoltre, ci sono state diverse sorprese, dallo splendido duetto con Paolo Bonolis all’intervento di Bruno Vespa, per poi chiudere con la bellissima esibizione degli allievi della scuola di danza di Steve Lachance che hanno ballato sulle note del walzer di Musetta dalla Boheme di Puccini eseguito live dal quintetto di ottoni Quintessenza Brass, ospiti fissi della manifestazione.

(I grandi vini di Luca Maroni Poesia, televisione e danza insieme al vino)

Sabato 17, grazie ad un progetto che Luca Maroni porta avanti con l’Università La Sapienza di Roma, ha visto l’alba, presso l’Orto botanico della città eterna, “Vigneto Italia”, il registro vivo delle varietà di viti nazionali ove sono raccolti ben 154 esemplari autoctoni italiani: una selezione senza precedenti che dona al paese la memoria e la vita della sua ricchezza vitivinicola; tutti coltivati secondo le più rigide norme della biodinamica, per ridurre al minimo l’impatto di agenti chimici; sempre nella giornata di sabato c’è stata la partecipazione del cuoco stellato Franco Madama che ha presentato un piatto ispirato alle sensazioni nate da un vissuto personale, un vero e proprio quadro che, come tutti i suoi piatti, a livello visivo e concettuale, trasmettono un’immagine, un’emozione, una percezione olfattiva.

Una miriade di eventi dal pomeriggio a mezzanotte, in ognuno dei 4 giorni, hanno estasiato il pubblico presente: diverse degustazioni guidate di vini e polisensoriali, oltre a quelle dei prodotti del territorio, in collaborazione con il Gal (Gruppo di azione locale) - Castelli Romani e Monti Prenestini e con le eccellenze della Tuscia, per un viaggio unico, alla scoperta del gusto e di profonde sensazioni.

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