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Vivitis Bio 2017 di Gorghi Tondi Gestione femminile, coltivazione biologica

13 aprile 2018 | 14:00

Dalle parti di Mazara del Vallo (Tp) c’è la Riserva naturale regionale Lago Preola e Gorghi Tondi, un’area protetta affidata in gestione al Wwf, interessantissima per gli aspetti paesaggistici e ornitologici.

A confinare con questo piccolo angolo di paradiso ed in buona parte all’interno c’è la centenaria azienda Tenuta Gorghi Tondi. Cominciò la bisnonna Dora che, affascinata dalla magica atmosfera di quei luoghi fatati, acquistò 130 ettari di vigneti ed uliveti, molto Grillo e Catarratto che allora servivano a fare il Marsala. Di figlia in figlia arriviamo ai nostri giorni quando la gestione è nelle mani, ma anche nel cuore, delle sorelle Annamaria e Clara Sala che comunque sono spalleggiate dai genitori.

Clara e Annamaria Sala (Vivitis Bio 2017 di Gorghi Tondi Gestione femminile, coltivazione biologica)
Clara e Annamaria Sala

Sono 115 ettari di viti che nel tempo sono state reimpiantate in prevalenza di Grillo poi Catarratto, Zibibbo, Nero d’Avola, sempre più Perricone mentre gli internazionali Chardonnay, Syrah, Merlot sono pochi. Siamo in una pianura quasi a livello del mare per cui la raccolta avviene nella maggior parte meccanicamente col pregio della rapidità. Per rispetto alla natura che le circonda e per convinzione personale le sorelle Sala coltivano tutto in biologico. La produzione è di 800mila bottiglie con 17 etichette tra cui le 2 della linea Vivitis Bio, vegani, senza solfiti aggiunti. Hanno un agronomo Salvatore Làmia, un enologo Michele Scavone ed un consulente Tonino Guzzo, profondo conoscitore degli autoctoni isolani, che sa interpretare con profondo rispetto del territorio.

All’inizio di questo secolo hanno realizzato i nuovi fabbricati attorno ad un bel baglio e ristrutturato gli esistenti. Oltre la cantina, una foresteria ad uso proprio, cucina, sale per degustazioni e per eventi, nonché possibilità di effettuare visite guidate ai laghetti della riserva.

(Vivitis Bio 2017 di Gorghi Tondi Gestione femminile, coltivazione biologica)

Ci rivolgiamo ai 2 vini senza solfiti aggiunti, una tipologia che per la sua maggior naturalità sta avendo grande successo, espressione del rispetto specialmente nei riguardi dell’ambiente. Per ottenere tali vini, piacevolissimi e anche capaci di durare se fatti bene Guzzo pretende che le uve siano perfettamente sane ed integre e che in cantina l’igiene sia totale e i controlli continui.

Il Vivitis Bio Nero d’Avola proviene da una vigna, in buona parte all’interno della riserva, che non essendo pianeggiante deve essere vendemmiata a mano, vigna ben ventilata che necessita di pochissimi e solo zolfo e rame. La raccolta è precoce, non a perfetta maturazione per conservare una buona acidità. Diraspatura, macerazione a 25° per 15 giorni con rimontaggi, fermentazione con lieviti naturali, preparati in pied de cuve da uve perfette, filtrazione leggera con cellulosa. Non fa legno.

(Vivitis Bio 2017 di Gorghi Tondi Gestione femminile, coltivazione biologica)

Nel bicchiere il colore è rosso rubino con riflessi viola. All’olfatto non è facile trovare un altro vino così intenso di frutta rossa: ciliegia, mora, lampone, prugna che ossigenando sono affiancate da note evolute di mentolo, spezie, liquirizia; un vino che sa diventare complesso, maturo nella sua giovanile ed elegante esuberanza. Perfettamente franco. Al palato ritroviamo i sentori fruttati, è un vino beverino, piacevolissimo, che rivela anche una buona struttura con tannini equilibrati, una dosata acidità ed un finale affatto corto. Insomma un vino interessante che non vi annoierà.

Vivitis Bio Grillo è anch’esso vendemmiato a mano, in cantina fermentazione a temperatura controllata con parziale macerazione sulle bucce e permanenza sui lieviti a freddo per evitare la malolattica. Solo acciaio.

(Vivitis Bio 2017 di Gorghi Tondi Gestione femminile, coltivazione biologica)

Nel calice colore paglierino con riflessi verdognoli e poche piccolissime bollicine che si attaccano al vetro. Al naso una doppia personalità a secondo della temperatura di servizio, se fresca è una carica di fiori e frutta: glicine, un po’ di rosa, albicocca, pesca, mela verde, scorza d’arancia e un sottofondo di frutto della passione, insomma una bomba dei profumi che il Grillo sa dare, perfettamente franco ed intenso; abbassando la temperatura i toni fruttati e floreali si ammansiscono e vengono fuori le note minerali, più ruvide che lo completano. In bocca si avvertono le lievissime bollicine, quasi impalpabili, è un trionfo di equilibrio con una discreta struttura, vivace mineralità che sconfina in controllata sapidità.

Sono vini brillanti, accattivanti da bere, orientati verso un pubblico giovanile, perfetti da aperitivo ma che riescono ad abbinare bene un’intera cena. Se ne potrà anche bere un calice in più per il loro ridotto grado alcolico: rispettivamente 12,5 e 11,5. In enoteca a 12 euro.

Per informazioni: www.gorghitondi.it

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