Hanno giocato in casa i vini dell'azienda Cesari alla 52ª edizione del Vinitaly. Vini del territorio, quelli dell'azienda veronese, dalle nuove annate dell'Amarone al Jèma, un corvina in purezza.
Gli Amaroni fanno naturalmente la parte del leone: a
Vinitaly, «il nostro Bosan - dice
Cristoforo Materossi, marketing manager
Gerardo Cesari - di cui presentiamo la nuova annata, il 2009».

Allo stesso tempo è in fiera e «sta riscuotendo un notevole successo a livello internazionale» Jèma, 100% corvina, un vino che da solo fa comprendere che «c'è cultura della Valpolicella in giro per il mondo, c'è conoscenza del vitigno Corvina, si sa che è l'uvaggio alla base dei nostri vini, dall'Amarone al Ripasso». Il consumatore vuole quindi esplorare le caratteristiche di questo grande uvaggio, forte della cultura intorno al territorio e amante di vini di maggior appeal internazionale quale appunto l'Amarone.
E quando per Cesari si parla di consumatore, si sposta l'occhio più all'estero: «Siamo sempre stati più orientati oltre confine, abbiamo sempre avuto un grande ritorno, il nostro fatturato deriva per l'86% dall'export, in particolare verso Canada e Stati Uniti, ma anche Nord Europa, Russia, Asia, egualmente mercati con un buon trend di crescita».
Cristoforo Materossi
E mentre i vini vincono all'estero, Cesari tiene un occhio di riguardo anche per la sua cantina: «La stiamo aprendo ad alcuni artisti, creando esposizioni temporanee. Riteniamo che il vino sia cultura, impegno, passione; ci piace mettere in campo questa nostra passione, mettendo a disposizione i nostri spazi a giovani artisti, perché espongano le proprie opere e abbiano la giusta visibilità», come dei mecenati d'arte, riassume Materossi.
Per informazioni:
www.cesariverona.it