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Barone Pizzini, tra vino e arte 8mila euro per una tela del Bagnatore

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
26 giugno 2018 | 12:19

Barone Pizzini, condotta con mani sapienti ed esperte da Silvano Brescianini e Piermatteo Ghitti, è un’azienda pioniera nel mondo vitivinicolo bresciano ed è impegnata anche nel campo dell’arte.

Sì, l'arte, perchè l'arte è la vita. A Brescia l'azienda ha stanziato 8mila euro per l'acquisto, assieme ad altri sponsor privati, di una tela del Bagnatore che, guarda caso, è anche il nome di un vino di punta della cantina e ha legami con la famiglia Ghitti, anticamente dei Bagnadore. Affinità che passano anche attraverso una consonante.

Silvano Brescianini, Piermatteo Ghitti e Luigi Dicorato (Barone Pizzini, tra vino e arte 8mila euro per una tela del Bagnatore)
Silvano Brescianini, Piermatteo Ghitti e Luigi Dicorato

L'Annunciazione - questo è il titolo dell'opera, ora in mostra al museo di Santa Giulia, assieme ad alcune splendide opere di Tiziano - è in attesa di una collocazione definitiva. Forse andrà in Loggia, sede del Comune. Risale al 1590, era stata data per dispersa, poi recuperata e acquistata ad un'asta a Londra; sarà restaurata sempre a spese dei viticoltori franciacortini.

«È tornata alla città - ha detto il direttore dei musei civici Luigi Dicorato - grazie a risorse private. Un esempio che speriamo si ripeta in futuro». Insomma il Bagnadore - inteso come icona ed eccellente Riserva Docg della Franciacorta, per il Bagnatore; una grande opera d'arte per un grande vino.

E a proposito di vino, Brescianini ha annunciato che Barone Pizzini ha avviato una collaborazione con Alessia Berlusconi su circa 11 ettari di vigneto. Con la consulenza dei tecnici del Gruppo Sata curerà la prossima vendemmia - e acquisirà le uve per la produzione di rosso e bianco Igt. «Saranno nelle enoteche - hanno rimarcato Brescianini e Ghitti - già in autunno. Una bella scommessa».

Utile ricordare che ad un tiro di schioppo, sempre sul Monte Netto, pure l'indimenticato asso calcistico juventino Andrea Pirlo produce vino con l'azienda di famiglia. Spontanea la domanda: cosa vi è di così magico sulla strada dei Longobardi di Capriano? Forse i colori: rosso, nero e bianco. Un accenno anche ai conti, che non sono in rosso come il vino. Lo scorso anno i ricavi sono stati di 5 milioni di euro, l'utile netto di 50mila euro. 548mila le bottiglie vendute dal gruppo con le etichette Barone Pizzini (348mila), Pievalta, nelle Marche (124mila) e infine, 112mila dai Poderi di Ghiaccioforte in Toscana.

Per informazioni: www.baronepizzini.it

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