(Nuova casa per il Consorzio Valpolicella
Anche Centinaio all’inaugurazione)
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Con la presenza del ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio è stata inaugurata la nuova sede del Consorzio tutela vini Valpolicella, presso Villa Brenzoni Bassani di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Vr).
Prima Doc per estensione in Veneto e Italia, per le Doc che quest’anno celebrano il 50° anniversario, il
Consorzio Valpolicella raccoglie 286 tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della Dop del Veronese. L’apertura dei lavori, da parte del presidente del Consorzio
Andrea Sartori, ha messo in evidenza cifre che parlano da sole: 2.300 aziende vinicole per un giro d’affari di 600 milioni di euro e una produzione di oltre 60 milioni di bottiglie, di cui 8 su 10 sono destinate all’estero.

«A ciò si deve aggiungere l’indotto generato dai servizi e dal turismo, cresciuto del 54% negli ultimi 6 anni, il doppio rispetto all’incremento regionale nello stesso periodo - continua Sartori - senza dimenticare che l’impegno del Consorzio tutela vini Valpolicella passa anche dalla sostenibilità grazie alla certificazione Rrr (Riduci, risparmia e rispetta) che promuove la tutela ambientale attraverso tecniche innovative in vigneto, coinvolgendo ad oggi mille ettari vitati».
Nel suo lungo intervento, il ministro
Gian Marco Centinaio, ha ricordato come «al mio arrivo il 1 giugno ho trovato ben 83 decreti da firmare sul tavolo e ho dovuto lavorare dando delle priorità, stanziando prima di tutto 100 milioni per Ocm Vino.
Come Ministero il nostro obiettivo è di lavorare con i consorzi, regioni e associazioni di categoria e fare programmazione insieme. Abbiamo fatto partire il Comitato Vini, stiamo lavorando per il Registro Telematico del vino e al Testo Unico del vino. Progetto, quest’ultimo, che è migliorabile se ci saranno richieste e segnalazioni».

Centinaio ha parlato anche di sviluppo dell'enoturismo: «Le grandi città d’arte italiane sono congestionate da flussi turistici; ecco che si rende necessario veicolarli dalle mete più gettonate ad aree italiane meno conosciute e verso il turismo enologico, perché il vino è uno dei settori che tira di più in Italia».
Infine tema molto sentito dal Ministro è l“Italian Sounding”, ovvero l’utilizzo di immagini, denominazioni e marchi che evocano l'Italia, ma che di italiano hanno zero da spartire. «È un fenomeno che vale 100 milioni di euro - ha spiegato Centinaio - e stiamo operando per la tutela del prodotto italiano sui Market Place più conosciuti, stringendo accordi con le grandi piattaforme di e-commerce come Amazon o Alibaba. Ci tengo a ricordare che con l’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, abbiamo bloccato 30 milioni di lattine di Prosecco prodotte da Paris Hilton: lei dice di amare l'Italia ma poi produceva Prosecco che non è prosecco».

I prossimi mesi vedranno il Ministro Centinaio impegnato a fine settembre in Brasile e a novembre in Cina per promuovere il vino made in Italy accanto ai produttori di vino italiani e veneti «perché è giusto che il Ministero sia a fianco di quel Sistema-Italia vincente».
Per informazioni:
www.consorziovalpolicella.it