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Ronco Calino, il Brut 2012 omaggia Benedetti Michelangeli

Roberto Vitali
di Roberto Vitali
17 dicembre 2019 | 14:31

Da alcune settimane sul mercato e già apprezzatissimo: è il Brut 2012 di Ronco Calino, Franciacorta che racconta la personalità irripetibile della singola vendemmia. Le uve da cui è nato hanno vissuto un'annata dominata da bruschi cambiamenti climatici. Dopo la primavera fresca e piovosa, un'estate insolitamente calda ha permesso di recuperare il ritardo vegetativo, raccogliendo a metà agosto grappoli in ottima salute, ma con rese inferiori alle previsioni.

Il Franciacorta Brut 2012 di Ronco Calino (Ronco Calino, il Brut 2012 omaggia Benedetti Michelangeli)

Il Franciacorta Brut 2012 di Ronco Calino

La storia dell'annata si legge chiaramente all'assaggio di questa cuvée di Chardonnay (60%) e Pinot Nero (40%) da solo mosto fiore, che ha riposato sui lieviti per almeno 60 mesi. Le note predominanti sono infatti riconducibili alla frutta leggermente immatura, condite da fini sensazioni "verdi": è un Franciacorta che evoca freschezza, brio, aiutato dal parco dosaggio (1,5 grammi per litro di sciroppo di dosaggio).

La sua matrice fresca e stuzzicante lo rende adatto ad abbinamenti impegnativi, dai salumi di bella grassezza come la mortadella, al salmone selvaggio, fino ai piatti di pesce d'acqua dolce: l'insalata di luccio o i filettini di pesce persico dorati.

Prodotto in 3.650 bottiglie e 205 magnum, il Franciacorta Brut 2012 di Ronco Calino è disponibile in enoteca a 30 euro circa; lo si riconosce sullo scaffale dalla capsula decorata con il pentagramma, un omaggio al pianista Arturo Benedetti Michelangeli, ispiratore della nascita della cantina, oggi di proprietà dell’imprenditore bergamasco Paolo Radici.

Per informazioni: www.roncocalino.it

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