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Leonardo, genio e amante del vino A Vinci si presentano museo e cantina

06 marzo 2019 | 16:58

Inventore, artista e scienziato, ma anche amante del buon bere. Una passione ai più sconosciuta, quella di Leonardo per il vino, che verrà celebrata nel 500° anniversario della morte, con una giornata a Villa Da Vinci.

L’appuntamento con “Leonardo Genio del Vino - Vivere oggi le intuizioni di ieri” è per l’11 aprile a Vinci; un’occasione, offerta dalla Leonardo Da Vinci Spa, società impegnata in un progetto culturale di spessore dedicato alla figura di Leonardo, per scoprire il contributo di Leonardo al mondo del vino, ma anche della cultura, della cultura, della storia, dell’arte e del cibo.

(Leonardo, genio e amante del vino A Vinci si presentano museo e cantina)

Nell’occasione saranno inaugurati il nuovo "Museo Leonardo e il Rinascimento del vino", la cantina, i vini e il “Metodo Leonardo”, con un menu da chef stellato che reinterpreterà le ricette della tradizione secondo la visione di Leonardo, ancora top secret.

Leonardo era fortemente legato al vino, una predisposizione spontanea che si traccia dalle sue origini e si delinea in maniera naturale durante la sua vita. Questo profondo legame con la natura lo accompagna nei suoi tanti viaggi, a partire da quello che lo porta a Milano dove realizza il sogno di coltivare una Vigna, grazie alla donazione di Ludovico il Moro.

Il rapporto autentico con il vino emerge anche dal suo soggiorno in Romagna, alla corte di Cesare Borgia: lo testimoniano i tanti schizzi prodotti, primo fra tutti il celebre disegno di un grappolo d’uva appeso, seguito a ruota dalla raffigurazione della prima barrique, sua intuizione per la vinificazione.

Le invenzioni del più grande genio di sempre non rimasero semplici annotazioni su un taccuino: Leonardo era soprattutto un genio umano le cui scoperte avevano un risvolto pratico ed effettivo.  Non è quindi così difficile immaginare il fatto che oltre ad amare il vino, lo producesse: non solo winelover, ma anche un autentico winemaker, diremmo oggi. Ne è la prova una lettera inviata nel 1515 al fattore del suo Podere di Fiesole, dove Leonardo dà precise indicazioni tecniche per ottenere un vino privo di difetti, semplicemente e genialmente buono.

Un documento che rappresenta quasi un trattato viticolo ed enologico: è qui che infatti si trovano le osservazioni metodologiche di Leonardo, tecniche di vinificazione ad oggi date per assodate ma che per l’epoca erano pionieristiche - come l’ottimizzazione della qualità dell’uva, la concimazione della vite con sostanze basiche e la vinificazione in botti chiuse. Queste indicazioni sono state assunte come linee guida dallo staff tecnico, agronomico ed enologico della Leonardo da Vinci S.p.A. per la definizione di un metodo che, grazie all’utilizzo delle moderne tecniche vitoenologiche, permetta di realizzare l’obiettivo di Leonardo: ottenere prima uve, quindi vini di eccellente qualità.

Il Metodo Leonardo, che prende le mosse dal modus operandi del Genio, oggi è capitolato viticolo ed enologico – esclusivo e segreto - della Leonardo da Vinci Spa che ha fatto senno delle indicazioni del Genio ed oggi le applica nella produzione di ogni suo vino. L’applicazione di questo metodo è risultato nella produzione di cinque linee di vino, rappresentative dell’eccellenza vitivinicola italiana.

Per informazioni: www.cantineleonardo.it

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