È un’eredità pesante, quella che Gualberto Ricci Curbastro si ritrova sulle spalle. Primo degli eredi di un patrimonio che vanta due tenute vitivinicole, è lui a rappresentare la 18ª generazione della famiglia.
Un
casato di viticoltori che oggi conta l’omonima azienda di Capriolo (Bs), in Franciacorta, la tenuta Rontana di Brisighella (Ra), in Romagna, un Museo Agricolo e del Vino e un agriturismo a due passi dal Lago d’Iseo.
Riccardo e Gualberto Ricci Curbastro
Classe 1991, laureato alla Bocconi, con all’attivo percorsi di studi in Germania e in Svezia,
Gualberto Ricci Curbastro ricopre dallo scorso anno la carica di vicepresidente della Strada del Vino Franciacorta e di consigliere del Consorzio Vini Franciacorta. Dal 2014 conduce inoltre l’azienda agricola Giorgio Fortunato della zia Luisa Vezzoli, producendo uve e olio extravergine di oliva Toscano IGP, mentre dal 2016 ha fatto il suo ingresso nella storica e omonima azienda occupandosi principalmente di mercati nazionali e internazionali.
«Malgrado la giovane età - spiega il papà,
Riccardo Ricci Curbastro - Gualberto dimostra di avere tutte le carte in regola per affiancarmi nel gestire le nostre imprese di famiglia. Dopo gli studi universitari ha maturato un’evidente passione per l’agricoltura che gli ha permesso di diventare un globetrotter sulle strade del vino di mezzo mondo e soprattutto il primo della 18ª generazione a ripercorrere le orme della nostra famiglia, inserendosi in un momento di forte espansione dell’azienda dal punto di vista economico e dell’innovazione. Sono certo che Gualberto saprà proiettare l’impresa in sfide future ancora più ambiziose, senza mai perdere di vista il solco della tradizione tracciato dai nostri grandi antenati e in ultimo da mio padre che ho affiancato negli ultimi 40 anni».
Germogli di vite in Franciacorta
È stato infatti Gualberto Ricci Curbastro senior ad avviare un processo di profonda trasformazione aziendale fin dal 1967, anno di istituzione della DOC Franciacorta cui partecipò con altri dieci fondatori. Aiutato dal figlio Riccardo, entrato nel management a fine anni Settanta, ha avviato coraggiosi investimenti che hanno permesso di ampliare la cantina di venticinque volte rispetto a quella costruita nel 1946, raggiungendo gli oltre 2500 mq con una profondità di 15 metri, e di accrescere la superficie di vigneti da 2,30 ettari agli attuali 29. Insieme hanno inoltre realizzato l’agriturismo (12 appartamenti in tutto) e aperto il Museo Agricolo e del Vino, oggi diventato un polo di attrazione unico sulla storia agricola della Franciacorta visitato annualmente da oltre 8mila persone.
«Rappresentare la 18ª generazione di una famiglia così importante e ricoprire un ruolo di primo piano in una delle realtà vinicole più rappresentative d’Italia - ha detto Gualberto Ricci Curbastro - è un enorme privilegio ma anche e soprattutto una grande responsabilità che sono felice di condividere con mio padre. La sua riconosciuta esperienza nel settore insieme all’amore per la terra e all’attaccamento alle proprie radici sapranno sicuramente guidarmi nelle scelte future che continueranno a basarsi sulle logiche della sostenibilità, dell’innovazione e della responsabilità sociale verso il nostro territorio».
Per informazioni:
www.riccicubastro.it