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Vino toscano Dop, vola l’export 518,6 milioni di euro nel 2018

Lo studio Wine Monitor Nomisma per Consorzio Vino Chianti rivela che la Toscana è la regione leader a livello europeo per esportazioni di etichette a denominazione protetta. Germania, Uk, Francia, Paesi Bassi e Belgio i principali Paesi importatori.

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
18 giugno 2019 | 15:33
Vino toscano Dop, vola l’export 
518,6 milioni di euro nel 2018

Lo studio Wine Monitor Nomisma per Consorzio Vino Chianti rivela che la Toscana è la regione leader a livello europeo per esportazioni di etichette a denominazione protetta. Germania, Uk, Francia, Paesi Bassi e Belgio i principali Paesi importatori.

Con 518,6 milioni di euro in valore complessivo, il vino toscano Dop è davanti - nel settore dell’export - a Veneto (273,7 milioni) e Piemonte (242 milioni). La ricerca è stata presentata oggi a Milano presso la Sala Blu del Palazzo degli Affari. In particolare, in Germania l’export di rossi Dop della Toscana nel 2018 è risultato pari a 63 milioni di euro contro i 36 del Veneto, secondo vino rosso Dop italiano più esportato. Mentre nel Regno Unito è risultato di poco superiore a 28 milioni di euro, contro i 21 milioni dei rossi del Piemonte.

Vino toscano (Vino toscano Dop, vola l’export 518,6 milioni di euro nel 2018)
Vino toscano

Non a caso il consorzio del Chianti ha scelto la Borsa di Milano per presentare la ricerca di Wine Monitor e fare il punto sulle “Economie di sviluppo e la crescita in Europa” del sempre prestigioso rosso toscano. E che crescita! «Dopo aver raschiato il fondo del barile negli anni 2010 e 2011 - ha ricordato con onestà intellettuale il presidente del Consorzio Giovanni Busi - e superato un terrificante 2017, adesso guardiamo al futuro con più serenità». Serenità dovuta all’aumento delle esportazioni - più 36 % nei primi mesi dell'anno - e al reimpianto del 75 % dei vigneti con un investimento fra fondi pubblici (principalmente della Comunità Europea, del Ministero e della Regione) e dei privati per oltre 600 milioni di euro. Grande impegno anche nell’ammodernamento delle cantine e delle attrezzature».

Giovanni Busi (Vino toscano Dop, vola l’export 518,6 milioni di euro nel 2018)
Giovanni Busi


«Nel prossimo quinquennio - ha ribadito Busi - saremo in grado di passare dalle attuali 100 milioni di bottiglie a 120-130 milioni, sempre e comunque di altissima qualità con l'obiettivo di raggiungere un milione di ettolitri prodotti». Significative le cifre sull'export fornite durante la conferenza stampa coordinata da Manuela Savardi. I vini rossi Dop e Docg della Toscana sono leader nei mercati europei. Il valore complessivo delle esportazioni nel 2018 è stato pari a 518 milioni contro i 273 del Veneto e i 242 del Piemonte . In particolare il Chianti è davanti a Veneto e Piemonte in Germania, Gran Bretagna e Francia.

«Nessun problema con la Brexit - ha rimarcato il presidente - quando si porrà concretamente la questione la affronteremo a viso aperto; preoccupa ma non spaventa». Interessante il dato riguardante la Germania, dove il 70 % del Chianti viene venduto nel circuito della grande distribuzione pari a 63 milioni rispetto ai 36 del Veneto. Ma il Consorzio non si ferma al vecchio Continente. Il Chianti è il vino italiano più conosciuto al mondo è il più venduto negli Stati Uniti.

«Stiamo intervenendo massicciamente - ha osservato Busi - in Asia, Cina e Sud America. Il nostro grande rosso è un vino “pop” che per la sua tannicità e acidità si accompagna con qualsiasi piatto nazionale e internazionale e, soprattutto è un vino di compagnia». I cambiamenti climatici influiranno sui vigneti? «Ci adattiamo - è stata la risposta di Busi - in passato si raccoglievano le uve ai primi di ottobre, adesso siamo in vigna già a metà settembre. Le nostre grandi uve Sangiovese, come i nostri 8mila piccoli e grandi produttori, non temono le sfide».

Per informazioni: www.consorziovinochianti.it

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