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I vini “volatili” di Maso Grottner

Piera Genta
di Piera Genta
22 settembre 2019 | 15:40

Quante storie curiose legate al mondo delle etichette dei vini. E non lo sono di meno quelle del Grottnerhof a Novale di Fiè, un maso chiuso del XIII secolo.

L'azienda vitivinicola di questo maso è menzionata nei documenti del menestrello tardo medioevale Oswald von Wolkenstein dove si recava a catturare volatili.

Il Pinot Nero Corax (I vini volatili di Maso Grottner)
Il Pinot Nero Corax

Dopo varie vicissitudini il Maso oggi è di proprietà di Stefan Pramstrahler e della sua famiglia. Sarà un caso, ma Stefan, pluripremiato chef del Romantik Hotel Turm, campione di deltaplano, ha avuto fin da bambino la passione per i volatili possedendone alcuni, tra cui un corvo imperiale, o meglio, Corvus Corax.

Il corvo imperiale è il simbolo del Grottnerhof nonché l’etichetta di uno dei loro vini, il Pinot Nero. Sono quattro i vini, tre bianchi ed un rosso, tutti monovitigno, che vengono prodotti da questa tenuta agricola nella valle Isarco con soli 3,5 ettari di vigneti in zone di forte pendenza ad una altitudine tra i 450 e i 600 metri.

Ogni vino porta il nome di un volatile e ne rispecchia il carattere: il Pinot Bianco Piaca, da Pica Pica nome scientifico della Gazza; Gewürztraminer Tetrix, ovvero il Fagiano di monte; il Sauvignon Bubo, ovvero il Gufo reale. L’autore di ogni etichetta è l'artista altoatesino residente a Berlino Florin Kompatscher. I vini si trovano nel ristorante dell’hotel ad accompagnare le specialità di Stefan e sono in vendita nei magazzini Harrod’s a Londra.

Corax è un Pinot Nero di grande eleganza, dal corpo morbido ed una persistenza speziata, elegante, di grande vitalità che ammalia come il volatile di cui porta il nome.

Per informazioni: www.grottner.it/it/azienda-vitivinicola-grottnerhof

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