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Villa Luigia, fiore all’occhiello della cantina Il Follo

Nel cuore delle colline del Prosecco, Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, la famiglia Follador imbottiglia un vino d’eccellenza dal corpo leggero, fresco e giovane.

Andrea Lupini
di Andrea Lupini
23 maggio 2020 | 09:15

Le colline e i vigneti del Prosecco Superiore Docg si snodano, nell’alta Marca trevigiana, a poco più di un’ora da Venezia, lungo l’anfiteatro naturale che si apre tra Conegliano e Valdobbiadene, a nord della provincia di Treviso. In queste terre, lembo fortunato della “Marca gioiosa et amorosa”, tutto profuma di vino e di sapori buoni, di una cultura enoica secolare che ha disegnato in profondità il paesaggio e l’animo di un’area tra le più incantevoli d’Italia. La gente di qui ama le proprie radici, ha mantenuto il gusto delle tradizioni e il piacere dell’ospitalità e dell’incontro, insieme a quello per il cibo e i prodotti tipici.

Valdobbiadene Docg Villa Luigia Millesimato Extra Dry e Prosecco Doc Extra Dry - Villa Luigia, fiore all’occhiello della cantina Il Follo

Valdobbiadene Docg Villa Luigia Millesimato Extra Dry e Prosecco Doc Extra Dry

Valdobbiadene Superiore di Cartizze (o solo “Cartizze”) è una piccola area di 107 ettari di vigneto compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. Un vero e proprio cru che nasce dalla perfetta combinazione fra un microclima dolce e un terreno antichissimo originatosi dal sollevamento di fondali marini.

La cantina Il Follo, che comprende anche uno splendido agriturismo (al momento chiuso per le restrizioni causate dal coronavirus - l'idea è di riaprire il 3 giugno, se l'organizzazione lo permette, al massimo intorno alla metà di giugno), prende il nome dall’omonimo borgo, proprio ai piedi della famosa collina del Cartizze, dove sono coltivati i vigneti più pregiati tra i quali il Villa Luigia. L’origine di molti cognomi oggi esistenti si è costituita, nel corso dei secoli, dal tipo di lavoro che veniva praticato. I “follador” erano coloro che effettuavano alcuni tipi di lavorazione dei prodotti agricoli e li trasformavano in beni di consumo. Nel dialetto veneto “follare l’uva” significa ancora oggi pigiare l’uva e quindi fare il vino. Da molte generazioni i Follador si occupano di questo mestiere sulle colline di Valdobbiadene. Oggi Vittorio Follador insieme ai figli Luca, Maria e Marta porta avanti questa tradizione.

Punta di diamante dell’azienda Il Follo è sicuramente il Prosecco Valdobbiadene Docg “Villa Luigia” Millesimato Extra Dry. Colore giallo paglierino con riflessi smeraldo, al naso presenta note di pera, mela, pesca bianca e fiori bianchi. È ottenuto dal vitigno Glera in purezza coltivato su un suolo collinare, argilloso e calcareo. La vinificazione tramite il metodo Martinotti avviene in bianco, con pressatura soffice e resa del 70%.

Distribuito da: quattroerre.com

Per informazioni: www.ilfollo.it

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