Pizzolato, azienda vitivinicola trevigiana specializzata nella produzione di vini bio e vegan dal 1991, festeggia i suoi 40 anni di attività nel mondo del biologico con la linea back to basic. Si tratta di un progetto di sostenibilità dell’intera filiera produttiva dove uve, vetro, tappo, capsula, etichetta e cartone di imballaggio sono sostenibili. A questa linea sono dedicati circa circa 15 ettari in cui vengono coltivati i cinque vitigni selezionati a comporre la selezione ovvero, Pinot Grigio, Raboso Piave, Pinot nero, Manzoni Bianco e Chardonnay.

Le etichette Pizzolato
Il vetro utilizzato
Il vetro della bottiglia brevettato dalla spagnola Estal è prodotta dalla vetreria trevigiana Vetri Speciali, si basa su un uso dei materiali altamente innovativo, il Wild Glass, la cui miscela è composta per il 94% da vetro riciclato. Questo vetro è 100% certificato Pcr (post consumer recycled) e consente una produzione il cui impatto ecologico è estremamente ridotto. Inoltre la texture della bottiglia ha un effetto vintage.
Il tappo
Il tappo utilizzato è il Twin Top Evo di Amorim Cork, interamente in sughero. L’etichetta, realizzata insieme alla cartiera Upm Biofore, alla tipografia San Faustino Label con il coordinamento dello studio grafico O’nice Design, in carta Sabrage 100% riciclata, non contiene plastiche o altri materiali di derivazione non naturale ed è ottenuta dallo scarto della lavorazione dell’industria del cotone. Essa occupa, sulla bottiglia, il minor spazio possibile, ed è un pezzo unico fasciante così da ridurre l’impatto della colla. Inoltre la tecnica del debossing riduce al minimo l’uso di inchiostri il cui colore è inciso con lavorazione offset, ossia la meno impattante. Questa nuova etichetta ha vinto l’etichetta d’oro al 25° Vinitaly Design International Packaging Competition. Infine l’imballo esterno del cartone presenta il 79% di carte riciclate stampato in minima percentuale e con inchiostri a basso impatto ambientale.
I vini
Chardonnay doc Venezia dal profumo fruttato tra pesca ed ananas, acidità equilibrata e sapidità contenuta.
Pinot Grigio doc Venezia: profumo intenso che ricorda fiori d’acacia, fruttato con note di pera. Lunga persistenza.
Manzoni bianco doc Piave: l’Incrocio Manzoni deriva da un incrocio dei vitigni Pinot Bianco e Riesling Renano messo a punto negli anni ‘30 dal prof. Luigi Manzoni, docente di viticoltura alla Scuola Enologica di Conegliano. ben strutturato, ottimo rapporto alcool acidità. Aroma di frutta matura con sfumature di frutta esotica.
Pinot nero doc Venezia: frutti di bosco, confettura di prugna. Delicato, tannini sottili.
Raboso igt Veneto: frutta rossa dalla spiccata acidità