Vino trentino in Versilia: Cavit protagonista al Ristorante La Pia Viareggio

Metti una sera a cena in buona compagnia (Silvia, Agnese e Gianluca) in una cornice rilassante bord de mer (Ristorante La Pia Viareggio) e il più è fatto. Se il connubio cibo-vino funziona ancor di più. Cavit è una realtà moderna, ma fonda le sue origini negli Anni ’50 quando alcune cantine sociali decisero di tutelarsi, dando vita alla Cantina Viticoltori Trentini.

Ristorante La Pia Viareggio

Nome di punta del comparto vitivinicolo italiano, Cavit è una realtà esemplare di Consorzio di secondo grado. Situata nel cuore del Trentino, a Ravina di Trento, Cavit riunisce undici cantine sociali trentine, collegate ad oltre 5.250 viticoltori distribuiti su tutto il territorio, dalle quali riceve e seleziona le materie prime prodotte, controllando ogni fase, dalla raccolta, fino alla commercializzazione. Con un’area vitata pari a oltre il 60% dell’intera superficie vitata trentina, Cavit è un esempio unico in Italia di know-how delle più avanzate tecniche di viticoltura e di ricerca enologica di avanguardia. Cavit firma un’ampia gamma di vini e spumanti ai quali assicura uno sviluppo commerciale e promozionale nei canali della Grande Distribuzione e del settore Horeca in tutto il mondo.

Abbinamenti perfetti

Dopo una piccola introduzione dell’azienda da parte di Carlo Bianchi, capo area Toscana e Roberto Bignotti, direttore vendite Italia, inizia la degustazione degli antipasti con, fra gli altri, un’Insalatina calda calamari e gamberi che la delicata salsina di accompagnamento asseconda alla perfezione. Il Consal Nosiola Trentino Doc Superiore 2020 è di un paglierino acceso con sfumature dorate. Una Nosiola dalla forte personalità. Naso varietale, di ottimo impatto, con le tradizionali evidenze della frutta secca, il tratto vegetale e un alito di vaniglia. Il sorso gustoso possiede un’invitante bevibilità e mantiene intatti i pregi di freschezza e sapidità. Chiusura persistente sul tipico gusto della nocciola.

 

Tocca poi all’Altemasi Trento Doc Millesimato 2018. Giallo paglierino brillante, solcato da catenelle minutissime a formare un raffinato perlage. Il bouquet è intenso, con ampia disponibilità di fiori e frutta a polpa bianca, accompagnati da scorzette di arancia e mandarino, vaniglia e fragranze di pasticceria. Entra in bocca con decisa vivacità, poi si fa cremoso e coinvolgente, senza mai perdere il proprio nerbo grazie a una scia sapida che prolunga la persistenza finale dal retrogusto agrumato. Da gustare assieme a uno squisito Quadruccio di pasta fresca con gamberi sgusciati, burrata di Andria ai sentori di lime.

Non può mancare un rosé, l’Altemasi Trento Doc S.A. Rosato tenue, dal perlage fitto e sottile. All’olfatto si apre con immediate fragranze di pasticceria da forno, completate da profumi di fragoline di bosco, ribes rosso e carcadè. Il tocco cipriato rivela la presenza risoluta del Pinot Nero. Sorso diretto e preciso, con raffinata, delicata cremosità e finale gustoso. La lunga chiusura porta con sé ricordi di mandorla. Un succoso Trancio di branzino del Mediterraneo all’isolana lo esalta.

In dolcezza si chiude con il Rupe Re Trentino Superiore Doc Vendemmia Tardiva 2017. Oro lucente. Olfatto ricco di vividi indizi. Prima presenze varietali, il Gewürztraminer, con pesche sciroppate, acqua di rose, frutta tropicale e cedro candito. Poi un fondo agrumato che si lega a raffinati rintocchi di miele. Sorso dolce, di immediata tonicità, poi caldo e suadente. Avvolgente, invita alla beva e permane una lunga scia di mandorla tostata. Una sorprendente Torta della nonna scomposta con pinoli tostati conclude egregiamente una serata che l’impeccabile Serena e il suo staff portano a casa in scioltezza.