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Ecco sul mercato il “Franciacorta - Barone Pizzini-Bagnadore Riserva Rosé 2011”

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
05 ottobre 2023 | 16:50

«Un vino muscoloso che ha le p***e». Parola di Alessandro Caccia, delegato di Brescia e vice delegato lombardo dell'Ais, Associazione italiana sommelier. Valutazione molto rustica ma altrettanto efficace e convinta per il "Franciacorta - Barone Pizzini-Bagnadore Riserva Rosé 2011". «La miglior annata di sempre, annata storica del Franciacorta» ha rimarcato Silvano Brescianini, patron della cantina di Provaglio d'Iseo e presidente del Consorzio durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo vino. Da oggi, giovedì 5 ottobre, è sul mercato.

Ecco sul mercato il “Franciacorta - Barone Pizzini-Bagnadore Riserva Rosé 2011”

Il “Franciacorta - Barone Pizzini-Bagnadore Riserva Rosé 2011”

“Franciacorta - Barone Pizzini-Bagnadore Riserva Rosé 2011”, un vino che nasce da una vendemmia strepitosa

Produzione complessiva di 6600 bottiglie, 4900 delle quali in vendita. «La 2011 - secondo Brescianini - è la migliore vendemmia (le altre da ricordare sono quelle del 1995-1997 e 2005) da quando è iniziata la mia avventura nel mondo del vino nel 1994, ma non sono l'unico ad avere questa convinzione. Quando abbiamo compreso la reale possibilità di fare una selezione straordinaria, qualsiasi preoccupazione sulla continuità delle annate successive è stata superata dalla decisione di creare Bagnadore Rosé, una Riserva ''fuori programma''. Nessuno a questo punto ce ne voglia se la prossima sarà la vendemmia 2020: ogni futura scelta sarà frutto esclusivamente di un solo criterio, l'eccezionalità».

Le caratteristiche del “Franciacorta - Barone Pizzini-Bagnadore Riserva Rosé 2011”

Rosé Bagnadore, 12 gradi, nasce da uve di Pinot Nero prodotte nei vigneti Roccolo a Passirano e Gremonia a Provaglio d'Iseo. «Poco legno, 128 mesi sui lieviti con un retrogusto di melograno e ciliegino che lo rende estremamente prezioso e raro - precisa Caccia. Sono in tanti a fare il Rosé, pochi quelli che sono capaci a farlo di qualità. Barone Pizzini è fra questi pochi pochissimi». Brescianini, durante l'anteprima, ha parlato anche della prima parte del 2023 che «ha rispettato le attese per il Docg Franciacorta. Benissimo i primi sei mesi dell'anno con vendite in crescita e in linea con l'anno precedente, tregua invece nei mesi estivi. La Svizzera si conferma grande amante dei vini prodotti nel bresciano e maggior consumatore estero. 20 milioni le bottiglie prodotte dalle 121 cantine iscritte al Consorzio che guardano al futuro con ottimismo. La vendemmia di quest'anno è andata benissimo - conclude il presidente - con un aumento del 25-30%. Prodotto in ottimo stato di salute, con un aumento deciso della qualità».

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