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Svolta spumantistica per i Colli dei Longobardi?

Davide Bortone
di Davide Bortone
10 gennaio 2024 | 09:30

«Alta qualità a un prezzo concorrenziale». È questa la "formula magica" degli spumanti dei Colli dei Longobardi, secondo il presidente della Strada dei vini e dei Sapori, Flavio Bonardi. Le bollicine Metodo classico e italiano (Charmat) prodotte dalle nove cantine che aderiscono all'associazione - Azienda San Bernardo, Bertolotti, Botti Vini, Franzoni, Lazzari, Poli, Peri-Bigogno, San Michele e Tenuta la Vigna - hanno registrato un aumento del 20% tra il 2022 e il 2023. Un dato che dimostra quanto, anche nelle zone di grande tradizione “rossista”, la produzione stia virando su tipologie di maggiore appeal per i consumatori, come lo spumante. Del resto, la Franciacorta è dietro l'angolo.

Svolta spumantistica per i Colli dei Longobardi?

Alcuni degli spumanti Metodo classico delle aziende dei Colli dei Longobardi

Spumanti dei Colli dei Longobardi: +20% nel 2023

Nello specifico, la Strada dei vini e dei Sapori dei Colli dei Longobardi racchiude il territorio delle Doc Capriano del Colle e Botticino, oltre ad insistere su Igt vinicole poco note come Ronchi di Brescia. Un’areale vinicolo alle porte del capoluogo di provincia lombardo in cui, a dominare, sono le varietà a bacca rossa. Ma non è così per lo spumante.

Nel 2023, nel territorio dei Colli dei Longobardi sono state vendute 74.891 bottiglie, contro le 62.202 del 2022. Di queste, 30.207 sono di Metodo classico ottenuto da uve Chardonnay in purezza. A seguire le cuvée Metodo classico da Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco (29.624 bottiglie), con lo Charmat a fare da fanalino di coda (15.060 bottiglie).

«Gli spumanti prodotti dalle cantine del nostro territorio - commenta ancora il presidente della Strada dei Vini, Flavio Bonardi - hanno dimostrato di essere di appeal per il consumatore, che sta apprezzando sempre più un prodotto che non ha nulla da invidiare ai grandi marchi di bollicine. Il futuro dello spumante italiano, a detta dell’indagine Uiv-Ismea, sembra promettente nonostante le sfide economiche attuali».

Bonardi: «Svolta d'immagine per i Colli dei Longobardi»

Svolta spumantistica per i Colli dei Longobardi?

Flavio Bonardi, presidente della Strada dei vini e dei Sapori dei Colli dei Longobardi

«Le nostre aziende vitivinicole - continua Bonardi - hanno dimostrato di essere in grado di adattarsi rapidamente alle mutevoli preferenze dei consumatori, offrendo prodotti di qualità a prezzi accessibili L’adattabilità del settore è risultata fondamentale per il suo successo, posizionandolo per una ulteriore crescita e prosperità nei prossimi anni». E con gli spumanti starebbe crescendo anche la riconoscibilità della zona.

«Il territorio di Colli dei Longobardi, grazie anche ad una immagine cresciuta notevolmente negli ultimi tre anni - aggiunge Bonardi - ha avuto un successo insperato rispetto al passato. E non soltanto in Italia, ma anche all’estero. Il prodotto realizzato ha dimostrato, seppur giovane rispetto ad altri territori provinciali o nazionali, di essere di alta qualità e soprattutto apprezzato anche per un prezzo concorrenziale che permette di essere bevuto da qualsiasi tipologia di consumatore. Per Colli dei Longobardi, sarà quindi un inizio 2024 con il "botto", che permetterà di poter far conoscere sempre più il territorio».

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