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vendemmia 2025

Le due facce del vino pavese: mentre Terre d’Oltrepò crolla, sorride Torrevilla

Stefano Calvi
di Stefano Calvi
21 ottobre 2025 | 15:25

In un territorio segnato dalle difficoltà della cantina sociale Terre d’Oltrepò, alle prese con una fase di profonda crisi gestionale e finanziaria, arriva un segnale di tutt’altro segno da Torrevilla, la storica cooperativa vitivinicola con sede tra Torrazza Coste e Codevilla, sempre nel Pavese. La vendemmia 2025 può infatti definirsi più che soddisfacente, confermando la solidità di una realtà che continua a guardare al futuro con fiducia.

Le due facce del vino pavese: mentre Terre d’Oltrepò crolla, sorride Torrevilla

Soddisfacente la vendemmia 2025 di Torrevilla

Una vendemmia impegnativa ma di qualità

«Non è stata una vendemmia semplice - spiega il presidente Massimo Barbieri - soprattutto perché siamo partiti molto presto, l’11 agosto, e abbiamo dovuto fare i conti con un andamento climatico altalenante. Nel complesso, però, possiamo dire di essere molto contenti dei risultati raggiunti». Le uve di Pinot Nero hanno espresso una qualità eccellente, con tenori zuccherini equilibrati e un quadro acidico ottimale, garantendo basi spumante di grande finezza e rossi promettenti. La produzione delle varietà rosse tradizionali, Croatina e Barbera, ha registrato una leggera flessione, in linea con l’andamento generale dell’Oltrepò, mentre le uve bianche - Moscato, Riesling e Pinot Grigio - hanno offerto risultati complessivamente positivi. Dal punto di vista organizzativo, la vendemmia si è svolta in modo ordinato e pianificato, nonostante l’esigenza di anticipare in parte la raccolta delle uve rosse a causa delle condizioni meteorologiche. Il bilancio finale, sottolineano dalla cantina, è decisamente positivo.

Nuove adesioni e fiducia nel futuro

Un ulteriore segnale di vitalità arriva dal fronte delle nuove adesioni: nel mese di luglio, la cooperativa ha registrato un incremento significativo delle richieste da parte di aziende agricole interessate a entrare in Torrevilla. Una crescita che, oltre a testimoniare la solidità e l’affidabilità della struttura, è legata anche al momento di incertezza vissuto da altri operatori del territorio. Molti conferitori di Terre d’Oltrepò, in cerca di nuovi sbocchi per la loro uva dopo le difficoltà della cantina di Broni e Casteggio, hanno infatti bussato alle porte di Torrevilla.

Le due facce del vino pavese: mentre Terre d’Oltrepò crolla, sorride Torrevilla

Torrevilla ha registrato un incremento delle richieste da parte di aziende interessate a entrare nella cooperativa

«È un segnale che accogliamo con soddisfazione - aggiunge Barbieri - perché conferma il ruolo di Torrevilla come punto di riferimento nel panorama vitivinicolo locale. Le nuove adesioni ci permettono di rafforzare la mission sociale della cooperativa, offrendo ai viticoltori e alle loro famiglie l’opportunità di valorizzare al meglio le proprie».

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