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Si apre la stagione dei grandi vini italiani, dai rossi agli spumanti

Si apre la stagione dei grandi vini italiani: dai rossi strutturati del Piemonte e della Toscana, ai Lambrusco dell’Emilia-Romagna e ai Metodo Classico dell’Umbria e Sicilia. I filari che cambiano colore e l’aria più fresca accompagnano degustazioni, profumi e paesaggi in trasformazione, celebrando vini iconici e bollicine eleganti

di Redazione Italia a Tavola
25 ottobre 2025 | 11:00
Si apre la stagione dei grandi vini italiani, dai rossi agli spumanti

Quando i vigneti italiani cambiano colore, i paesaggi si tingono di rosso, oro e bronzo, e la natura sembra accompagnare ogni sorso di vino con un gioco di luci e ombre. Il periodo del foliage diventa così il contesto ideale per riscoprire le radici e le tradizioni dei vitigni italiani, da nord a sud, in un itinerario che celebra i rossi strutturati, i bianchi fragranti e le bollicine eleganti, senza dimenticare la dolcezza dei passiti.

Si apre la stagione dei grandi vini italiani, dai rossi agli spumanti

Il foliage d'autunno

Piemonte: Nebbiolo, Barolo e Albarossa

Le colline piemontesi illuminate dai toni caldi dei vigneti accolgono il Nebbiolo, l’espressione più iconica del territorio. Il Barolo Docg si presenta con profumi complessi e tannini austeri, pronto ad accompagnare i piatti della tradizione e i formaggi stagionati, mentre il Langhe Nebbiolo Doc conquista per la sua immediatezza e i sentori di frutti rossi e viole, ideale anche nella cucina quotidiana. L’Albarossa Piemonte Doc con aromi di frutti scuri e spezie dolci, dialoga armoniosamente con arrosti e paste ripiene, creando un ponte tra radici storiche e gusto contemporaneo.

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Un calice di Barolo Docg

I bianchi piemontesi, dai più fragranti agli aromatici come il Moscato Bianco, evocano profumi di castagne, torte alle nocciole e risotti ai funghi, pronti a portare la freschezza della vendemmia nelle tavole della stagione. Anche gli spumanti autoctoni, come l’Asti e il Moscato d’Asti, svelano la loro versatilità: perfetti in aperitivo o con dessert, evocano la luce dorata dei vigneti e il calore delle feste che si avvicinano.

Lombardia: i Valcalepio e i rossi delle colline prealpine

Scendendo verso la Lombardia, i Valcalepio Doc si inseriscono in un contesto di colline prealpine dai colori intensi, tra gialli e rossi profondi. Il bianco fresco e vivace contrasta con la ricchezza dei rossi corposi, mentre il Valcalepio Rosso Riserva, affinato a lungo, diventa il compagno ideale di arrosti, selvaggina e formaggi stagionati. In questa regione, il vino diventa un’esperienza sensoriale completa: dalla vista dei filari colorati alla degustazione di vini strutturati e al tempo stesso equilibrati.

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L'uva del Valcalepio

Veneto: Valpolicella, Amarone e Cabernet

Il Veneto si veste di tonalità calde e dorate, perfette per accogliere vini rossi di grande struttura. Il Valpolicella Superiore sprigiona note di tabacco, cedro e sottobosco, mentre l’Amarone della Valpolicella, potente e concentrato, offre spezie e aromi intensi, perfetti con brasati, selvaggina e formaggi stagionati, ma anche in accostamenti inaspettati come il cioccolato fondente. Il Cabernet Sauvignon del territorio, energico e fruttato, completa il quadro autunnale, ideale con risotti ai funghi e piatti ricchi.

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I vigneti della Valpolicella

Emilia-Romagna: il Lambrusco di Sorbara

Nella terra del Lambrusco, il Lambrusco di Sorbara si distingue per il suo colore rosa cerasuolo brillante, la freschezza vivace e la struttura asciutta, ideale con funghi, zucca, carni bianche e primi piatti stagionali. Anche i rosé e i vini frizzanti della regione riflettono la luminosità dei vigneti in cambiamento, celebrando leggerezza e convivialità.

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Lambrusco, perla dell'Emilia

Toscana: Brunello, Bolgheri e Orcia

In Toscana, i rossi esprimono eleganza e profondità, dal Brunello di Montalcino con sentori di ciliegia e macchia mediterranea, al Rosso di Montalcino fresco e fragrante. I Bolgheri Rossi, complessi e sapidi, e i Sangiovese dell’Orcia, intensi e persistenti, riflettono i colori caldi dei vigneti in cambiamento, dai rossi profondi ai toni ramati delle foglie, invitando a momenti di degustazione meditativa e convivialità intima.

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Un calice di Brunello di Montalcino

Sardegna e Sicilia: Sulcis, Terre Siciliane e spumanti autoctoni

I rossi sardi, come il Carignano del Sulcis, rivelano carattere e territorialità, con bouquet di frutta matura e note speziate che ricordano il calore delle giornate autunnali. I passiti dolci ma equilibrati accompagnano dessert e formaggi erborinati, chiudendo ogni pasto con delicatezza.

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I vini di Cantina Maugeri, eccellenze del Carricante

In Sicilia, i Metodo Classico da Carricante portano il senso di verticalità e mineralità tipico dei vulcani, mentre gli spumanti rosé e bianchi delle zone interne evocano i riflessi dorati e rosati del foliage siciliano.

Le bollicine: Alta Langa, Ormeasco e Trasimeno

Il viaggio tra le regioni italiane non può prescindere dagli spumanti Metodo Classico, autentiche espressioni del territorio. L’Alta Langa Docg Pas Dosé e l’Ormeasco spumante portano freschezza e mineralità, mentre le etichette umbre, come il Trasimeno Metodo Classico, offrono eleganza e versatilità, dai brunch agli aperitivi serali, esaltando i colori e i profumi di una stagione in continua trasformazione.

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